PESCARA

Raid in ospedale, i medici: inaccettabile ingiustizia nei confronti di chi lavora per la comunità

L'Ordine e Fimmg condannano quanto accaduto il 13 settembre. Attestati di vicinanza e manifestazioni di solidarietà agli operatori sociosanitari

 

PESCARA. L'Ordine dei medici e degli odontoiatri di Pescara condanna “con fermezza” il raid avvenuto in ospedale venerdì 13 settembre e auspica “condanne esemplari per i responsabili di tali gesti”.

"Il Consiglio direttivo", si legge nella nota ,della presidente Assunta Ceccagnoli, " esprime la più sincera solidarietà al direttore dell'Unità operativa Dr. Giordano Beretta e a tutto il personale in servizio, che affronta quotidianamente situazioni difficili con grande professionalità e dedizione. Esprime altresì vicinanza ai pazienti ricoverati e alle loro famiglie. "Gli episodi di violenza, verbale o fisica, che si verificano all'interno delle strutture sanitarie non devono essere tollerati. Secondo i dati dell'Osservatorio nazionale sulla sicurezza delle professioni sanitarie e sociosanitarie sono state oltre 16000 nel 2023 le segnalazioni di episodi di violenza contro i sanitari, dato probabilmente sottostimato. Tali episodi compromettono la serenità e la sicurezza dell'ambiente di cura e costituiscono anche un atto di inaccettabile ingiustizia nei confronti di chi lavora ogni giorno al servizio della comunità. L'Ordine auspica, dunque, condanne esemplari per i responsabili di tali gesti e richiama l'attenzione delle autorità competenti sulla necessità di una maggiore sorveglianza all'interno delle strutture sanitarie. È fondamentale garantire sicurezza e serenità ai medici e a tutti i professionisti sanitari che meritano di svolgere il proprio lavoro senza essere vittime di vili aggressioni".

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E la Fimmg (Federazione Medici di Medicina Generale), nell’apprendere "l’ennesimo gravissimo atto di aggressione fisica nei confronti di tutto il personale di Oncologia", esprime agli operatori sociosanitari "la più totale e sentita vicinanza e solidarietà": “Non passa giorno senza che vengano registrati atti di violenza verbale e fisica nei confronti degli operatori della sanità tutta. Sono sempre maggiori le difficoltà in cui si trovano ad operare a causa delle inadeguate risorse frutto di continui tagli, carenze di personale e burocrazia asfissiante che, oltre a gravare sempre di più sul loro operato, provocano esasperazione anche nei pazienti. Nonostante ciò, gli operatori della sanità continuano a lavorare con abnegazione e sacrificio”. 

Per la Fimmg "non è più tollerabile che l’Italia continui a destinare alla sanità una quota del Pil di gran lunga inferiore a Francia e Germania e di circa 2 punti in meno rispetto alla media Europea, Tutto questo non è più accettabile e facciamo quindi appello a chi di dovere a rivedere il proprio atteggiamento nei confronti del SSN, che con la legge istitutiva 833 del 1978, ci aveva posti all’avanguardia a livello mondiale, e ad intervenire con urgenza con provvedimenti ed atti concreti per mettere fine a questa deriva di inciviltà. Il rapporto di fiducia reciproca tra operatori sanitari e pazienti è di fondamentale importanza per garantire al meglio le cure e deve essere assolutamente recuperato".

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