«Silos per i parcheggi contro lo smog»
Berghella (Pdl) contesta le proposte del Wwf in commissione Sanità
PESCARA. «Per abbassare il livello di smog in città bisogna costruire dei silos in cui parcheggiare le 50 mila auto dei residenti». A parlare è Vincenzo Berghella (Pdl), presidente della commissione Sanità in Comune, alla luce degli ultimi risultati allarmanti sulla cattiva qualità dell'aria a Pescara: più di 30 superamenti su viale Bovio in due mesi, e nonostante la tregua data dalla neve delle scorse settimane. Estremamente legato alla sua idea, Berghella l'ha ripetuta più volte durante la commissione che si è riunita d'urgenza ieri con l'intento di affrontare un problema sanitario sempre più preoccupante.
«Quando hai una casa sporca», ha detto Berghella per cercare di spiegare megio ai consiglieri la sua posizione, «hai difficoltà a pulirla fino a quando non la svuoti tutta». Così convinto della sua proposta, Berghella ha ascoltato con una certa insofferenza il parere di Augusto De Sanctis, rappresentante del Wwf che si è reso disponibile ad illustrare una serie di iniziative che molte città del Nord Europa e del Nord Italia mettono in campo da tempo. «Pescara ha troppe auto che entrano», ha detto De Sanctis, «servono parcheggi di scambio nelle zone esterne. E poi il problema va affrontato su diversi fronti». «No, un problema alla volta», ha ribattuto Berghella, convinto fautore che con i parcheggi multipiano in centro, il problema smog si affronti meglio. Il presidente della commissione ha anche ribadito come, nella sua professione di medico, abbia approfondito il tema dei danni alla salute dovuti alla cattiva qualità dell'aria che respiriamo, e che «provocano migliaia di morti».
De Sanctis ha continuato a spiegare come le città più evolute affrontano il problema. Si va dalla realizzazione di piste ciclabili e da un miglior collegamento di quelle esistenti, alle corsie protette per gli autobus che così possono raggiungere velocità competitive e rendere convenienti gli spostamenti sui mezzi pubblici. Il rappresentante del Wwf ha chiesto a gran voce un serio intervento del Comune nell'affrontare le emissione di cementificio, sansificio, Fater e delle altre industrie presenti proprio a ridosso della città, se non al suo interno. E poi l'abbassamento della temperatura dei riscaldamenti negli edifici pubblici e nelle abitazioni.
Infine, De Sanctis ha chiesto al presidente della commissione di schierarsi con l'associazione per rendere il progetto della filovia più efficace grazie al passaggio sul ponte Saline e sul ponte Piomba, su un percorso privo di auto. La filovia potrebbe così raggiungere Silvi e diventare una valida alternativa a migliaia di macchine che ogni giorno entrano ed escono dalla città. La commissione è finita così, come era cominciata, con un nulla di fatto. Berghella è rimasto sulle sue posizioni e non ha parlato di impegni precisi al di fuori della sua battaglia per i silos in centro. Per i cittadini non ci sono risposte, tranne una certezza, che l'ennesima commissione sia costata alle casse pubbliche circa 65 euro a componente che ha presenziato.
I dati dell'Arta scorrono silenziosi di anno in anno, davanti ad un immobilismo bipartisan (tranne qualche eccezione) degno del miglior Beckett nel suo Aspettando Godot. Nel 2009 la quantità di polveri sottili nell'aria (solo Pm10 perché quelle più piccole non sono monitorate) ha superato il limite 52 volte; nel 2008, 55 volte, e nel 2011 i superamenti sono addirittura schizzati a 69. Secondo la legge, il valore limite di Pm10 per non danneggiare la salute, è di 50 microgrammi al metro cubo. Oltre, si può andare solo 35 volte l'anno.
«Quando hai una casa sporca», ha detto Berghella per cercare di spiegare megio ai consiglieri la sua posizione, «hai difficoltà a pulirla fino a quando non la svuoti tutta». Così convinto della sua proposta, Berghella ha ascoltato con una certa insofferenza il parere di Augusto De Sanctis, rappresentante del Wwf che si è reso disponibile ad illustrare una serie di iniziative che molte città del Nord Europa e del Nord Italia mettono in campo da tempo. «Pescara ha troppe auto che entrano», ha detto De Sanctis, «servono parcheggi di scambio nelle zone esterne. E poi il problema va affrontato su diversi fronti». «No, un problema alla volta», ha ribattuto Berghella, convinto fautore che con i parcheggi multipiano in centro, il problema smog si affronti meglio. Il presidente della commissione ha anche ribadito come, nella sua professione di medico, abbia approfondito il tema dei danni alla salute dovuti alla cattiva qualità dell'aria che respiriamo, e che «provocano migliaia di morti».
De Sanctis ha continuato a spiegare come le città più evolute affrontano il problema. Si va dalla realizzazione di piste ciclabili e da un miglior collegamento di quelle esistenti, alle corsie protette per gli autobus che così possono raggiungere velocità competitive e rendere convenienti gli spostamenti sui mezzi pubblici. Il rappresentante del Wwf ha chiesto a gran voce un serio intervento del Comune nell'affrontare le emissione di cementificio, sansificio, Fater e delle altre industrie presenti proprio a ridosso della città, se non al suo interno. E poi l'abbassamento della temperatura dei riscaldamenti negli edifici pubblici e nelle abitazioni.
Infine, De Sanctis ha chiesto al presidente della commissione di schierarsi con l'associazione per rendere il progetto della filovia più efficace grazie al passaggio sul ponte Saline e sul ponte Piomba, su un percorso privo di auto. La filovia potrebbe così raggiungere Silvi e diventare una valida alternativa a migliaia di macchine che ogni giorno entrano ed escono dalla città. La commissione è finita così, come era cominciata, con un nulla di fatto. Berghella è rimasto sulle sue posizioni e non ha parlato di impegni precisi al di fuori della sua battaglia per i silos in centro. Per i cittadini non ci sono risposte, tranne una certezza, che l'ennesima commissione sia costata alle casse pubbliche circa 65 euro a componente che ha presenziato.
I dati dell'Arta scorrono silenziosi di anno in anno, davanti ad un immobilismo bipartisan (tranne qualche eccezione) degno del miglior Beckett nel suo Aspettando Godot. Nel 2009 la quantità di polveri sottili nell'aria (solo Pm10 perché quelle più piccole non sono monitorate) ha superato il limite 52 volte; nel 2008, 55 volte, e nel 2011 i superamenti sono addirittura schizzati a 69. Secondo la legge, il valore limite di Pm10 per non danneggiare la salute, è di 50 microgrammi al metro cubo. Oltre, si può andare solo 35 volte l'anno.
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