PESCARA
Stupro al terminal, violentatore uscito pochi mesi fa dal carcere
Il 61enne di origine senegalese aveva finito di scontare due anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia
PESCARA. Era uscito pochi mesi fa dal carcere il senegalese di 61 anni arrestato ieri pomeriggio per avere violentato, in pieno centro di Pescara, vicino al terminal dei bus, una donna di 39 anni residente in provincia.
L'uomo aveva finito di scontare due anni di reclusione per una condanna per violenza e maltrattamenti in famiglia nello scorso aprile, per fatti accaduti nel 2014. L'uomo, che in passato era stato fermato anche per il furto di un'auto, vive in Italia dagli anni '90 con un permesso per motivi familiari, avendo una compagna italiana e due figlie. Secondo quanto è emerso dalle indagini, la donna si trovava in zona per aspettare la sorella di ritorno da Roma, quando è stata avvicinata dal 61enne con il quale ha cominciato a parlare, prima di essere aggredita sessualmente; al momento dei soccorsi, era in stato confusionale. Condanna unanime dalla politica sull'accaduto, anche se non sono mancate critiche sulla sicurezza nell'area dove è avvenuto lo stupro. Il sindaco Marco Alessandrini, che ha disposto subito l'eliminazione di tutte le siepi e la potatura degli alberi nella zona, ha definito l'accaduto «un gesto vile e brutale».