Trovata in mare la "mongolfiera rossa". Dalla Svizzera: "Grazie Pescara"
Il pallone aerostatico per le rilevazioni meteo recuperato da due volontari a 40 km al largo dopo il lancio da Losanna. La soddisfazione dei due studenti-ricercatori. I due "salvatori" rifiutano il rimborso e chiedono solo dell'ottima cioccolata. GUARDA LA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO
PESCARA. Missione riuscita. L'operazione "Mongolfiera rossa" è stata portata a termine. L'appello lanciato da due giovani studiosi svizzeri della stratosfera è stato raccolto da due volontari che sono riusciti a rintracciare a 40 miglia al largo di Pescara il pallone aerostatico che nei giorni scorsi era stato fatto decollare da Losanna e con, nel cestello, una scatola contenente le apparecchiature di rilevazione meteo.
Grande la soddisfazione manifestata dagli studenti svizzeri, Stanislas Pytel e Thomas Jordan, 17 anni, del ginnasio Provence di Losanna, e da coloro che sono loro vicini. Ringraziamenti espressi anche al Centro.it che ha intercettato la notizia e diffuso l'appello sul web. Ora i due volontari, Sandro Cuda e Fabio Del Grosso, che hanno preso la barca e l'hanno diretta fino al punto in cui le cooordinate Gps tracciavano la posizione in mare del pallone aerostatico, sono diventati una sorta di eroi a Losanna. Era prevista anche una sorta di rimborso per le spese che hanno sostenuto per l'operazione. Invece, come viene spiegato, il loro unico desiderio è stato quello di ricevere dell'ottima cioccolata svizzera.
L'impresa è stata portata a termine alle 9,15 di questa mattina. La scatola è stata portata al porto. I due studenti potranno presto analizzare i risultati ottenuti e scrivere la loro tesi matura. Prima, però, devono risolvere un altro problema, questa volta con la burocrazia: come ottenere l'ok per il rimpatrio delle attrezzature.
DI seguito la lettera di ringraziamento che IlCentro.it ha ricevuto dalla Svizzera