Pallone aerostatico caduto al largo di Pescara, appello per recuperarlo

PESCARA. Il segnale, l'ultimo in ordine di tempo, è stato rilevato a 50 km in mare al largo da Pescara. E' qui che si troverebbero i resti del pallone aerostatico fatto decollare da ricercatori e studiosi dalla Svizzera con agganciata una scatola contenente apparecchiature per le misurazioni della stratosfera.

Tutto andava bene, il pallone che non è altro che una sorta di mongolfiera con sotto un "cestino" o scatola, era stato fatto decollare da Losanna.  A causa di qualche motivo non ancora individuato, sabato mattina è caduto nel mare Adriatico all'altezza di San Benedetto del Tronto.

La scatola del pallone aerostatico

Thomas Jordan, uno degli studiosi che lo aveva "lanciato" per la Gymnase de Provence in Lausanne, lo ha seguito attraverso le coordinate che continua a fornirgli in diretta lo strumento satellitare Gps al quale è agganciata la scatola. "Prima era a 60 km da San Bendetto, adesso la corrente lo ha spinto a 50 da Pescara", racconta Thomas Jordan impegnato nelle ricerche insieme al collega Stanislas. A quanto pare, sia il pallone che la scatola con le apparecchiature di rilevamento galleggiano e resistono alle onde.

I due studiosi hanno bisogno di qualcuno che vada a prenderli. "Abbiamo la posizione Gps e siamo disposti a pagare chi ritirerà la scatola. Si tratta di un cubo di 40cm X 40cm X 40cm X 40cm giallo chiaro. Contiene telecamere e strumenti di misura. E' attaccato ad un paracadute rosso". Se qualcuno vuole raccogliere l'appello può rispondere a thomjord03@gmail.com

L'alternativa è che la mongolfiera finisca nelle reti di qualche motopesca. Il cui comandante si spera che abbia nel frattempo letto l'appello degli studiosi svizzeri e non getti via tutto il materiale.

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