PESCARA
Un mese dopo Christopher, parla l'amico d'infanzia / VIDEO
Sabato 22 giugno l'omicidio del 16enne nel parco, il ricordo dell’ultimo bagno il giorno prima prima che venisse ammazzato: «Era tranquillo, voleva solo rivederci». E a Rosciano una messa in memoria
PESCARA. L’ultimo bagno all’alba, l’ultimo respiro di libertà. Eccolo Christopher Thomas Luciani a poco più di 24 ore dalla sua fine. È nella foto di sabato 22 giugno, al mare con l’amico fraterno Francesco Falcone, che si gode il suo pezzetto d’estate. Una felicità rubata alla routine della comunità di Campobasso da dove si era allontanato il venerdì 21 e dove, dice l’amico, sarebbe tornato probabilmente già lunedì. «Gli pesava, ma non ci stava male, era tranquillo, è solo che voleva rivedere gli amici. È da ottobre che non tornava».
Ma è stato un viaggio senza ritorno per quel 16enne mingherlino e con tanta voglia di vita, perché la domenica 23 giugno, esattamente un mese fa, intorno alle 17 l’hanno ammazzato due coetanei con 25 coltellate. Sputi e insulti contro quel corpo di bambino appena cresciuto, e poi tutti al mare con il resto del gruppo fermo ad aspettare quell’esecuzione su una panchina all’ingresso del parco Baden Powell, in via Raffaello.
A un mese da quell’orrore Francesco accetta di parlare di Christopher, ma di Christopher vivo, di Chistopher com’era, di Christopher che neanche 25 coltellate riusciranno mai a cancellare dalla testa e dal cuore di chi l’ha conosciuto.
E a un mese dall'omicidio Rosciano - il paese dove risiede la nonna - ricorda Christopher con una messa alle 19 celebrata da don Marco Spadaccini, nella chiesa dove ci sono stati il funerale e la fiaccolata fino al cimitero.
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