VALLE CASTELLANA
Arrestato il giovane che aggredì il medico di guardia
E' un 20enne accusato di lesioni gravi aggravate dai futili motivi, perché prese a calci e pugni il medico dopo che quest'ultimo aveva ripreso alcuni che avevano orinato sui muri dell'ambulatorio
TERAMO. E' stato arrestato il giovane che ad agosto aggredì il medico di guardia di Valle Castellana. Si tratta di un 20enne teramano nei confronti del quale il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Ascoli Piceno, su richiesta della locale Procura, ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dai carabinieri di Valle Castellana.
Ad agosto un giovane, travisato parzialmente con una busta di plastica sul volto, aggredì il medico di continuità assistenziale in servizio nell’ambulatorio di Valle Castellana, suonando in ora notturna all’ambulatorio e quindi colpendo il medico con un violento pugno al volto e con una serie di calci e pugni mentre era a terra. Il medico riportò lesioni gravi guaribili in oltre 40 giorni e una diminuzione della funzionalità del braccio destro. Nella stessa notte poco prima il medico aveva rimproverato due giovani che stavano orinando sui muri dell’ambulatorio e con una terzo ragazzo che era con loro, e che poco dopo lo aggrediva.
Le indagini dei carabinieri rhanno consentito di di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del giovane di Valle Castellana per il reato di lesioni gravi aggravate dai futili motivi, dall’averle commesse contro un medico nell’esercizio delle sue funzioni, dall’averle commesse dopo essersi travisato con una busta di plastica sul volto e in condizioni di minorata difesa per la vittima.
Il giudice ha ritenuto che sussiste il pericolo di reiterazione di analoghi reati contro l’incolumità personale tenendo conto delle circostanze, modalità e violenza della aggressione innescata da futili motivi e in quanto lo stesso 20enneaveva ricevuto da pochi mesi la notifica da parte della Procura di Ascoli Piceno di un avviso chiusura indagini per un'altra aggressione avvenuta ad Ascoli Piceno con calci e pugni e con lesioni. In quel caso l'aggressione aveva comportato una malattia della durata di 30 giorni (durata che -per legge- non consentiva la applicazione di nessun tipo di misura cautelare).
Nei prossimi giorni il giovane arrestato, a sua garanzia, viene interrogato dal giudice per le indagini preliminari e può offrire la sua versione dei fatti.