TERAMO
Banca Tercas condannata a risarcire 30 risparmiatori
L'istituto bancario dovrà corrispondere le somme impegnate per l’acquisto delle azioni nel collocamento del 2006. Federconsumatori: "Dopo quasi 8 anni vengono riconosciuti i diritti degli azionisti"
TERAMO. Il tribunale di Teramo, giudice Claudio Di Giacinto, con quattro sentenze emesse il 16 febbraio, ha condannato la Tercas (oggi Banca Popolare di Bari) a corrispondere a 30 risparmiatori le somme impegnate per l’acquisto delle azioni nel collocamento del 2006. Le condanne sono pari a centinaia di migliaia di euro, oltre rivalutazione e interessi. A renderlo noto è Federconsumatori Abruzzo.
I risparmiatori già nel 2014 si erano rivolti alla Federconsumatori Abruzzo e al presidente Ernino D’Agostino, e hanno dato mandato all’avvocato Massimo Cerniglia del Foro di Roma, allora coordinatore della consulta legale della Federconsumatori Nazionale, e Domenico Di Sabatino del Foro di Teramo.
Il giudice Di Giacinto, nelle sue articolate sentenze, accoglie le tesi proposte dagli avvocati di Federconsumatori, secondo cui la Banca Tercas "non ha fornito agli investitori, prima dell’acquisto delle azioni, tutte le necessarie e complete informazioni sui titoli e non ha indicato in modo specifico ed esaustivo i motivi per cui le azioni non erano adeguate al profilo di rischio medio-basso dei risparmiatori”.
“Le predette sentenze costituiscono una vera e propria svolta per le centinaia di risparmiatori del teramano, che hanno visto azzerati i loro risparmi nel 2014", si legge nella nota di Federconsumatori Abruzzo. "Le sentenze dimostrano che la giustizia nel nostro Paese è un servizio essenziale per i cittadini, in questo specifico caso, intervenendo a garantire i diritti lesi degli azionisti/risparmiatori di Banca Tercas, gli unici a non aver avuto alcuna copertura e ristoro da parte del legislatore”, prosegue la nota.
“Oggi quindi, per la Federconsumatori Abruzzo, si apre un nuovo scenario per i risparmiatori della Tercas che dopo quasi 8 anni vedono riconosciuti i loro diritti. Infine, si fa presente che l’azzeramento delle azioni è avvenuto nel 2014, ragion per cui il termine di prescrizione decennale per far valere i propri diritti da parte dei risparmiatori non è ancora scaduto e, quindi, tutti gli azionisti che hanno investito nel collocamento del 2006 hanno tempo fino al 2024 per rivolgersi alla Federconsumatori Abruzzo ed intraprendere, eventualmente, delle azioni legali risarcitorie nei confronti della Banca Tercas”.