Guida ubriaco, due morti a Martinsicuro. L'ira della gente: datelo a noi
Tampona col Suv l’auto di due marittimi: arrestato un inglese per omicidio colposo plurimo. È piantonato all’ospedale di Teramo, inizialmente era stato portato a Sant’Omero dove c’erano alcune persone (forse amici delle vittime) che lo attendevano con intenzioni minacciose
MARTINSICURO. Quando i carabinieri gli dicono che è in arresto per omicidio colposo plurimo Stephen Collins, inglese di 36 anni, non sa che davanti all’ospedale di Sant’Omero si sono ritrovate alcune persone che gridano: «E ora datelo a noi».
Sono passate meno di dieci ore da quando lui, agente di commercio in trasferta per qualche giorno in Val Vibrata, si è messo ubriaco alla guida del Suv noleggiato due giorni fa all’aeroporto di Bologna: in corpo, hanno accertato i militari, aveva una quantità di alcol di molto superiore a quella consentita. I test mettono nero su bianco che gli è stato trovato un tasso di 312 mg/dl quando il valore minimo è di 50 mg/dl.
L’altra sera era stato a cena in un ristorante di Alba dove ha preso alloggio in un hotel: stava andando a Martinsicuro quando la sua macchina è piombata come un missile su quella dei due pescatori che andavano a lavorare. Sono morti subito. Lui è rimasto ferito: fratture e traumi vari per cui è stato prima portato all’ospedale di Sant’Omero e successivamente trasferito al Mazzini di Teramo dove è piantonato dai carabinieri.
Nei giorni degli ultimi passaggi al Senato della legge sull’omicidio stradale (a gennaio tornerà alla Camera per il via libero definitivo), il pm Laura Colica applica il codice stradale che, dopo le novità introdotte qualche anno fa, prevede l’arresto in flagranza per chi uccide al volante in stato di ebbrezza. L’accusa è quella di omicidio colposo plurimo aggravato. In mattinata si era diffusa la voce che l’uomo, dopo l’incidente avesse tentato la fuga. Una circostanza smentita dai carabinieri e anche dal fatto che, almeno per il momento, tra le ipotesi di reato contestate non c’è l’omissione di soccorso. Collins rischia fino a 12 anni di carcere. Lui, agli investigatori, ha detto di non ricordare nulla.
Non è la prima volta che l’agente di commercio arriva in Val Vibrata. C’era già stato l’anno scorso sempre inviato dall’azienda per cui lavora. E anche questa volta avrebbe dovuto fare un giro in alcune ditte locali. Due giorni fa è arrivato all’aeroporto di Bologna dove ha noleggiato l’auto con cui poi ha raggiunto Alba Adriatica. Venerdì sera è stato a cena in un ristorante dove raccontano «sì, ha bevuto». Poi si è messo alla guida per raggiungere Martinsicuro e sulla sua strada ha incrociato la macchina con Graziano Battistelli, 52 anni, papà di una ragazzina, e Marco Iampieri , 41 anni, che andavano a lavorare.
©RIPRODUZIONE RISERVATA