Maltempo, è ancora emergenza: senz’acqua Atri, Montefino e Castilenti
Si è rotta la condotta dell’Aca a Farindola, problemi anche a Silvi e Pineto. Scuole chiuse, autobotti in ospedale
TERAMO. Mentre l’acquedotto del Ruzzo sembra uscito dal momento più critico, anche se resta senz’acqua a causa delle continue frane buona parte del territorio di Cellino Attanasio, i problemi dell’acquedotto pescarese (Aca) mandano in emergenza idrica tutto il comprensorio di Atri, parti di Silvi e Pineto e due comuni della Val Fino.
SENZ’ACQUA. In una nota l’Aca ieri ha allertato i prefetti di Teramo e Pescara e i sindaci dei comuni coinvolti dai disservizi evidenziando la grave situazione. Nel documento si legge: «A seguito di movimenti franosi che hanno interessato la zona di Farindola, risulta definitivamente compromessa una porzione dell’adduttrice idrica Tavo Nord. L’Aca sta provvedendo alla realizzazione di una nuova linea principale. Si tratta di un lavoro oneroso e complesso. Le lavorazioni saranno eseguite in continuità ma salvo imprevisti e in corso d’opera non richiederanno meno di 48 ore essendo in corso l’approvvigionamento di materiali, superiori per quantità alle scorte di magazzino».
La nota prosegue: «Alla luce di ciò i comuni di Città Sant’Angelo, Elice nord, Atri, Montefino e Castilenti saranno privi di erogazione idrica sino al ripristino delle funzionalità». L’Aca avverte che potrebbe quindi essere necessario un intervento della Protezione civile per ridurre i disagi alla popolazione. Allo stato attuale l’azienda acquedottistica pescarese ha cominciato a rifornire con le autobotti principalmente l’ospedale di Atri, ma evidenzia che «il prolungamento della carenza idrica potrebbe rendere necessari interventi più decisivi e organizzati». Il sindaco di Atri ha provveduto alla luce di tale emergenza a chiudere con ordinanza, per oggi e domani, tutte le scuole di ogni ordine e grado. Stesso provvedimento ha preso il sindaco di Castilenti. Anche il sindaco di Silvi ha sospeso, ma solo per oggi, l’attività didattica nella scuoladell’infanzia “Arcobaleno” e nella scuola primaria di Pianacce. Questo per scongiurare rischi di precarie condizioni igienico-sanitarie per gli alunni. Emergenza idrica anche nelle zone rurali di Pineto. A Mutignano è interrotta la fornitura di acqua in contrada Solagnone, Colle Pigna, Colle Finestra e in molte case in collina. La situazione dovrebbe tornare alla normalità domani.
LE FRANE. Se l’emergenza idrica non passa, quella delle frane si aggrava di ora in ora. Ieri mattina nuove voragini si sono aperte sulla provinciale 19 per Miano, dove l’asfalto si sta pericolosamente spaccando. Alcuni automobilisti di passaggio hanno posizionato a terra arbusti a titolo di segnaletica. Molti residenti hanno lamentato che la richiesta di urgente intervento fatta alla Provincia non è stata evasa. Si è recato per un sopralluogo anche il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, che ha "provocatoriamente" fatto sistemare la segnaletica del Comune su una strada che è di competenza della Provincia e ha intimato ai pulmini del Comune di cambiare tracciato allungando il percorso gravemente compromesso dalle voragini. La risposta della Provincia è arrivata con un intervento-tampone che ha permesso di ripristinare la transitabilità della 19. Un intervento simile ha permesso di riaprire la provinciale di Alvi di Crognaleto. Il terreno smotta ovunque, anche in piena città: ieri un pino si è pericolosamente inclinato in circonvallazione Ragusa, vicino alla Asl. Per i vigili del fuoco non è stato possibile rimuoverlo.
IN CAMPO IL BIM. Oltre centomila euro di fondi d'intervento immediatamente a disposizione dei Comuni per fronteggiare i danni provocati dall'eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta sul Teramano. E' quanto deliberato d'urgenza dalla giunta del Consorzio Bim Vomano-Tordino di Teramo, a fronte delle situazione emergenziale riscontrata nei comuni consorziati, interessati da isolamento, fenomeni franosi e molteplici danni conseguenti alla persistente interruzione dei servizi idrico ed elettrico. «Questi fondi», spiega il presidente del Consorzio Bim, Franco Iachetti, «saranno subito nelle dirette disponibilità dei Comuni, a partire da quelli dell'entroterra e dei territori della fascia pedemontana, più duramente colpiti dall'ondata di maltempo, per fronteggiare le situazioni di maggiore criticità». In riferimento ai problemi delle linee elettriche, il presidente annuncia anche la volontà di coinvolgere i Sindaci in una delegazione per avviare un confronto con Enel Distribuzione.
ANTI-ENEL. Continua lo sciopero della fame del comitato “Libera corrente”. Ieri mattina, per il secondo giorno consecutivo, i manifestanti hanno continuato il loro sit-in senza mangiare di fronte alla sede dell’Enel in viale Bovio. Ieri erano ancora 200 le utenze a cui mancava l’energia elettrica. «Siamo stati cinque giorni senza corrente. Lunedì sera ci hanno portato il generatore, che si interrompeva di continuo. Poi mercoledì sera si è staccato per due ore. Dopo altre segnalazioni, è stato riattaccato. Infine la notte scorsa verso le due la luce è andata via di nuovo», racconta Colomba Sacco, che risiede in una palazzina di Villa Gesso, e continua: «Non so se quando tornerò a casa sarà tornata la luce. Abbiamo ancora la neve, fa freddo e non sappiamo a cosa andiamo incontro. Non sono arrabbiata per me, ma per le persone anziane, tanti disabili, tanti bambini, tante persone senza famiglia. Noi a Villa Gesso siamo stati abbandonati, siamo rimasti isolati. Non è più passata una pattuglia a controllare».(d.f.-m.d.t.-c.d.g.)
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