TERAMO
Sgombero Delfico, due o tre edifici provvisori dislocati intorno al centro
La soluzione "spezzatino": sono 6 i siti al vaglio della Provincia per ospitare gli studenti: i plessi saranno poi ridotti ma resteranno disagi. Da sciogliere il nodo legato alla mensa serale
TERAMO. Prevale la soluzione "spezzatino". Non una unica grande scuola modulare, ma due o tre edifici provvisori dislocati intorno al centro di Teramo: è questa la nuova linea della Provincia per rispondere all'emergenza scolastica provocata dal sequestro e dal conseguente sgombero del liceo e convitto 'Melchiorre Delfico' di piazza Dante. Lo ha comunicato stamattina il presidente della Provincia, Camillo D'Angelo, in conferenza stampa, dando notizia di aver eseguito una prima scrematura dei siti idonei a ospitare i prefabbricati delle scuole Musp.
Per ora sono cinque, verranno ridotti ulteriormente nei prossimi giorni: l'area sopra al parcheggio San Gabriele, il parcheggio della palestra San Gabriele, due punti del parco fluviale (sotto al ponte san Ferdinando e davanti al cinema Smeraldo) e l'area camper dell'Acquaviva. Previsti anche lavori alla viabilità intorno alle nuove scuole. "C'è poi un'altra possibilità, utilizzare l'edificio ex Ced della banca Tercas alla Gammarana. E' un'ipotesi da valutare attentamente, sia dal punto di vista delle condizioni strutturali sia dei servizi e dei trasporti. Allestire qui la nuova scuola escluderebbe la realizzazione di edifici Musp, ma l'ipotesi apre diversi interrogativi".
I nuovi locali scolastici, però, non saranno pronti prima di gennaio. D'Angelo ha quindi fatto il punto sulla gestione immediata dell'emergenza: "Questa mattina si è tenuto un sopralluogo nell'ex Consorzio agrario, ospiterà una ventina di classi, quindi 300 studenti, ma fra due o tre settimane. Quando saranno pronti i Musp, qui si potrebbero portare gli alunni delle elementari e delle medie ospitati temporaneamente alla De Jacobis e alla San Berardo". In attesa dei Musp e dell'ex consorzio, i liceali seguiranno le lezioni di pomeriggio in altri istituti teramani: gran parte di loro tornerà sui banchi domani. Per i ragazzi ospiti del convitto, invece, ancora una o due settimane in albergo, in attesa che la Provincia acquisisca gli immobili Ater di via Balzarini. Tutto da risolvere il nodo legato alla mensa serale.