la fine di un incubo

Teramo, la piccola Katia resta in ospedale, è ancora agitata

La bimba che ha passato la notte nel bosco a Cusciano di Montorio non riesce a dormire, viene supportata da un neuropsichiatra infantile

MONTORIO. Non è ancora uscita dall’ospedale la piccola Katia, la bimba di due anni e mezzo scomparsa a Cusciano nel tardo pomeriggio di venerdì e ritrovata dopo 17 ore di ricerche, a 800 metri da casa, lungo un sentiero che porta al bosco. Katia Adina Popa viene ancora trattenuta nel reparto di pediatria dell’ospedale di Teramo, perché deve superare lo stress dovuto alla nottata trascorsa all’addiaccio sola.

leggi anche: Montorio, sta bene la bimba perduta nel bosco, la gioia di soccorritori e paesani Dopo 16 ore di ricerche la fine di un incubo: alle 11,30 un volontario della Croce Bianca e il barista di Montorio hanno trovato Katia dietro a una siepe, a 800 metri dal paese, la frazione di Cusciano. La bimba stava bene e aveva piegato il vestitino come fa prima di andare a letto. Forse a causa del sonno profondo non aveva sentito le grida dei soccorritori che la chiamavano dalla notte prima. Presa in braccio dal padre, è stata accompagnata per accertamenti all'ospedale Mazzini di Teramo

«Katia è ancora troppo spaventata», ha detto il papà Ben, operaio di origine rumena che vive da qualche anno in Italia, «e non riesce a dormire. La prima notte diceva “Basta, basta, basta” e non voleva dormire. Mentre la seconda notte è andata un po’ meglio. E’ stata sveglia fino all’una». Alla bimba poi è stato dato un blando sedativo in dose pediatrica, proprio per aiutarla a prendere sonno. Segnali questi di un forte stress emotivo dovuto alla notte trascorsa nel bosco ad invocare invano la mamma, che ha richiesto anche l’intervento di un neuropsichiatra infantile, da cui la piccola viene seguita e monitorata in ospedale sin dalle prime ore. «Oggi va meglio, è tranquilla. Io sono appena uscito dall’ospedale e ora c’è mia moglie con lei», aggiunge il padre.

Intanto proseguono le indagini dei carabinieri. Dai primi accertamenti eseguiti sulla piccola non emergono segni di violenza sessuale né psicologica. Sono comunque in corso gli accertamenti sugli abiti – fuseaux e maglia che la piccola indossava – per verificare se esistono tracce di tipo biologico. Con l'uso di luce ultravioletta o con l’impiego di sorgenti luminose a specifiche lunghezze d’onda, associate a lenti appropriate, i vestiti vengono analizzati per escludere la presenza di eventuali tracce umane. Pertanto resta ancora aperto il fascicolo sulla possibilità di rapimento, aperto dal sostituto procuratore Davide Rosati, che nelle ore immediate alla scomparsa fece perquisire da polizia e carabinieri, fra la massima collaborazione degli abitanti, tutte le abitazioni del paese. Ma allo stato dei fatti pare proprio che la pista del rapimento sia poco probabile, la spiegazione più accreditata resta quella di un disorientamento che ha portato la bimba a sbagliare strada.

Intanto stamattina, alle ore 10 da Cusciano, ci sarà un collegamento in diretta su Uno Mattina estate, la trasmissione di Raiuno condotta da Mia Ceran e Alessio Zucchini. Durante il collegamento dalla piazza del borgo, che durerà fino alle 10.30, parleranno il vicesindaco di Montorio Andrea Guizzetti, le forze dell’ordine e alcuni volontari in rappresentanza delle associazioni che hanno preso parte alle ricerche.

Catia Di Luigi

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