Mobilitazione degli aquilani per liberare la città dalle macerie e sollecitare le istituzioni a ricostruire l'Aquila. Hanno partecipato in migliaia alla manifestazione, seimila secondo le forze dell'ordine. Tra la folla anche Sabina Guzzanti e alcuni gruppi di turisti stranieri che hanno partecipato alla catena umana. Di mano in mano, moltissimi secchi hanno portato fuori dal centro le macerie del sisma. Qualche disordine all'inizio della manifestazione quando alcune persone hanno forzato le transenne della "zona rossa", subito dopo aperta a tutti. La protesta si è poi svolta pacificamente senza incidenti. I detriti sono passati da piazza Palazzo a corso Principe Umberto, a corso Vittorio Emanuele e, di lì, fino a piazza Duomo, in una catena umana ininterrotta. Al termine della manifestazione un cumulo "simbolico" di macerie è stato depositato davanti alla sede del Consiglio regionale. IL FOTORACCONTO Una catena umana porta via le macerie VIDEOLe macerie nei secchi e la raccolta delle firme
Mobilitazione per liberare la città dalle macerie Appuntamento alle 10 in piazza Duomo, catena umana fino al Comune. "Andiamo avanti nella nostra protesta". Il sindaco Massimo Cialente trova la mediazione dopoo il divieto di manifestare
Intervista a Giulio Pedicone (Las) che racconta l’appalto da 300mila euro per i tavoli del G8. L’imprenditore non toglierà il nome di Chiodi dal collegio sindacale e afferma: "Nessuna incompatibilità"
Il sindaco Massimo Cialente vieta la protesta di domenica mattina delle carriole ma l’assemblea cittadina conferma la mobilitazione: «Andiamo avanti nella nostra protesta»
Inchiesta dell’Espresso: tra le ditte spunta Chiodi. Il commissario figura come supplente nel collegio sindacale di un’impresa «Sono onesto e sereno» Pd e Idv all’attacco
In molti hanno telefonato al Centro per chiedere chierimenti sulle risposte date dal commissario Gianni Chiodi alle cinque domande poste dal giornalista Giustino Parisse
C’è chi chiede l’osservatorio sulla legalità (il centrosinistra), chi invece l’osservatorio sulla ricostruzione (centrodestra). Nessuno che però risponde alle domande che i terremotati aquilani si fanno in questi giorni: come e quando si potrà dare il via alla vera ricostruzione della città e dei paesi. Perché è questo un po’ il paradosso: si annuncia un osservatorio (con componenti scelti dal consiglio regionale) di una cosa che non c’è: la ricostruzione. Le domande a cui il presidente della Regione Gianni Chiodi e il suo vice commissario Massimo Cialente (sindaco dell’Aquila) dovrebbero rispondere sono almeno cinque