Dopo il divorzio da Confindustria Teramo e «la mancanza di dialogo per una unica Asl regionale» Il sindaco: bisogna sedersi a tavolino e abbracciare un progetto comune per il territorio
Monsignor Forte varca il cancello della fabbrica occupata e scrive al ministro della Difesa. Oggi anche il Comitato cittadino incontra i dipendenti che rischiano il posto
Corteo e presidio davanti al Ministero dello sviluppo economico di lavoratori e sindacati contro i paventati 400 esuberi. Nuovo tavolo di lavoro convocato per il 22 marzo
Sei sindacalisti impediscono l’uscita di due rappresentanti della proprietà che non avevano voluto incontrarli. Oggi l’assemblea può votare lo sciopero