È ormai ovvio che niente più di ciò che concerne l’arte è ovvio né nell’arte stessa né nel suo rapporto col tutto; ovvio non è più nemmeno il suo diritto all’esistenza. (…) La definizione di che cosa l’arte sia è sempre prefigurata da ciò che una volta l’arte era, ma si legittima solo in base a ciò che l’arte è divenuta, aperta verso ciò che essa vuole (e forse può) diventare. (Theodor W. Adorno, Teoria estetica)