Dopo due mesi, il Comune riesce a sbrogliare il pasticcio-mensa, affidando il servizio all’ex gestore, la ditta Ladisa, la stessa che aveva fatto ricorso al Tar
Alessandrini convoca le famiglie degli oltre 200 alunni intossicati da Campylobacter e annuncia il programma per garantire qualità e fiducia nel servizio di refezione