L'AQUILA
Referendum elettorale, l'opposizione chiama i carabinieri in Regione / VIDEO
Colpo di mano della minoranza che riesce a rinviare al primo ottobre la decisione. Lega e Forza Italia preparano la contromossa
L'AQUILA. In Consiglio regionale arrivano i carabinieri. E l'epilogo a sorpresa del braccio di ferro sulla proposta di legge per la richiesta di referendum elettorale da parte dei leghisti. Alle 15,30 di oggi la commissione bilancio avrebbe dovuto votare la norma. Ma a quell'ora esatta i presenti erano solo quattro, 3 delle opposizioni _ Silvio Paolucci, Sara Marcozzi e Sandro Mariani _ con Marianna Scoccia uscita dalla maggioranza.
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Il ritardo di Lega e Forza Italia ha quindi permesso alle forze di opposizione di attuare un repentino colpo di mano. La Marcozzi come vicepresidente ha dichiarato aperta la commissione e subito dopo aver verificato la mancanza del numero legale l'ha rinviata al primo di ottobre, una data di fatto inutile ai leghisti di Salvini perché la legge dovrà essere pronta, e depositata alla Consulta, entro il 30 settembre. Dopo il rinvio, e in ritardo, la maggioranza è giunta nell'aula della commissione scoprendo di essere stata messa fuori dai giochi. Presa da una sorta di panico politico, i consiglieri del Carroccio e di Forza Italia hanno quindi chiesto pochi minuti per decidere se riaprire o no la commissione, con il rischio però di innescaree un ricorso al presidente della Repubblica da parte delle opposizioni, un ricorso che potrebbe mettere ko l'intero progetto di Salvini a livello nazionale per cambiare la legge elettorale eliminando la quota proporzionale. Ma nell'attesa della decisione della maggioranza, Paolucci, Marcozzi, Scoccia e Mariani hanno chiamato i carabinieri che si sono recati in Consiglio regionale per verbalizzare l'accaduto. La vicenda è in pieno sviluppo.
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