Carlos Tavares, Ceo di Stellantis

AUTOMOTIVE

Stellantis risponde alla Regione: sosterremo Atessa, voi sostenete i nostri investimenti

L'amministratore delegato Carlos Tavares al presidente Marsilio: "Flessione di mercato non strutturale, prestazioni e sostenibilità dipendono anche dalla competitività dell'ambiente". Annunciate altre due settimane di cassa integrazione a ottobre

PESCARA. "C'è una flessione di mercato congiunturale dei volumi di mercato, non è strutturale. E lo stabilimento di Atessa rimane centrale nella strategia di Stellantis".

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Sono in sintesi le rassicurazioni che l'amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares esprime al presidente della Regione Marco Marsilio in una lettera di risposta alle richieste di chiarimenti che il governatore aveva a sua volta inviato preoccupato della situazione di stallo che sta attraversando la più grande fabbrica d'Abruzzo, dove si produce il furgone modello Ducato, a seguito di una lunga serie di cassa integrazione (annunciate altre due settimane a ottobre).

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Tavares ha voluto subito rispondere a Marsilio. Da una parte cercando di tranquillizzarlo sulle sorti dell'ex Sevel, dall'altra sottolineando altri aspetti e che riguardano direttamente la Regione. Come Marsilio nella sua lettera aveva fatto riferimento agli accordi presi in precedenza relativamente allo sviluppo della produzione dello stabilimento, Tavares nella sua risposta fa un richiamo allo spirito costruttivo instaurato e ricorda che le prestazioni e la sostenibilità dell'azienda dipendono anche dalla competitività dell'ambiente in cui opera. “E tra i fattori chiave – precisa Tavares - ci sono costi energetici ragionevoli, infrastrutture ferroviarie e stradali all'altezza degli standard internazionali e il giusto sostegno ai nostri investimenti attraverso i contratti di sviluppo”. Un modo indiretto per dire che ognuno deve fare la propria parte di quanto stabilito a suo tempo e per ricordare quindi a Marsilio gli impegni presi.

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Perché sul resto, scrive Tavares, Stellantis si sta strategicamente muovendo. "Come dimostra", spiega, " il recente lancio dell'intera gamma rinnovata di veicoli prodotti ad Atessa (Fiat Professional Ducato, Citroen Jumper, Peugeot Boxer e Opel/Vauxhall Movano), nonché i nostri investimenti nell'efficienza energetica del reparto verniciatura e gli sviluppi regolari e continui a sostegno del piano strategico Stellantis Dare Forward 2030”.

Entrando nel merito del continuo ricorso alla cassa integrazione il capo di Stellantis fa riferimento alla  flessione congiunturale dei volumi di mercato non strutturale. “Tra l'altro", aggiunge, "questa misura non comporta la chiusura totale dell'impianto, ma il passaggio temporaneo da tre a due turni”.

Tavares ricorda poi  che “i furgoni di grandi dimensioni sono e restano un segmento cruciale, anche perché rappresentano un terzo dei volumi in Europa” e che “le flessioni del mercato, come quella attuale, possono ovviamente interferire con questo programma, che sosterremo con adeguate politiche commerciali e di sviluppo”.

ALTRA CASSA INTEGRAZIONE. Intanto la direzione di Stellantis Europe Atessa ha annunciato altre due settimane di cassa integrazione a ottobre: l'ennesimo fermo produttivo ci sarà dal 30 settembre al 13 ottobre prossimi. Alle rappresentanze sindacali di Fim - Uilm - Fismic - Uglm -Aqcf, èstato spiegato che il ricorso alla Cig è conseguente all'attuale situazione di mercato. Stellantis farà ricorso, precauzionalmente e in modo preventivo, a 2 ulteriori settimane di Cigo, dal 30 settembre, al 13 ottobre compresi, per un numero massimo di dipendenti del plant, fino al totale.