La catena di montaggio del furgone Ducato

ATESSA

Stellantis che fai? Dopo i sindacati, la Regione chiede chiarezza

Continue richieste di cassa integrazione, l'assessore al Lavoro preoccupata: "Ci aspettiamo azioni concrete che diano certezza sul futuro dello stabilimento"

ATESSA. Ora è ufficiale: in Abruzzo c'è il caso Stellantis. Dopo le segnalazioni da parte dei sindacati, e della Fiom in particolare, la Regione Abruzzo passa alla fase delle richieste di chiarimento all'azienda multinazionale che produce in Val di Sangro: nella fabbrica più grande della regione - il furgone modello Ducato,

«Sono troppe e allarmanti le voci che si rincorrono sulle sorti dello stabilimento Stellantis di Atessa e i segnali che arrivano non sono certo confortanti nonostante le rassicurazioni che si erano avute sulla cessazione della cassa di integrazione in questo mese di agosto», dichiara l'assessore alle Attività produttive Tiziana Magnacca prendendo posizione in riferimento al prolungamento della cassa integrazione nello stabilimento dove si rinnovano  le preoccupazioni dei sindacati.

«Dobbiamo purtroppo constatare che è invece a oltranza l'utilizzo degli ammortizzatori sociali da parte di Stellantis. Un procedere a passo d'uomo - commenta l'assessore - segno di poca chiarezza da parte del gruppo presieduto da Tavares da quale ci aspetteremmo di ascoltare annunci concreti e certi sul futuro del plant della Val di Sangro». «Pur nella consapevolezza che occorra mantenere equilibrio ed equidistanza, l'istituzione regionale è attenta rispetto allo scenario che coinvolge la produzione dei veicoli leggeri Ducato. Stante l'attuale situazione è chiaro che si necessita di un tempestivo chiarimento, atteso che confusione e disinformazione non aiutano l'immagine commerciale dell'azienda, che pure ha il suo valore, ma soprattutto la tranquillità dei lavoratori, dei fornitori e delle loro famiglie. Da parte di Stellantis ci aspettiamo azioni concrete che diano certezza sul futuro dello stabilimento di Atessa» conclude l'assessore.