LANCIANO
Premio “Scribo”: proclamati i vincitori della terza edizione
LANCIANO. Lo scrittore giuliese Menotti Sergio Di Diodoro, con il racconto Assoluto mentale, si è aggiudicato il primo premio alla terza edizione del Premio Letterario Internazionale “Scribo” per...
LANCIANO. Lo scrittore giuliese Menotti Sergio Di Diodoro, con il racconto Assoluto mentale, si è aggiudicato il primo premio alla terza edizione del Premio Letterario Internazionale “Scribo” per racconti inediti, organizzato dall’omonima agenzia lancianese; seconda classificata Silvia Alonso di Milano con Gente di Porquerolle; terzi ex-aequo Alberto Arecchi di Pavia con il racconto Il bambino del mare” e Giovanni Balcet di Pino Torinese con Palmira, la dolce.
A Rolando D’Alonzo, istrionico e appassionato interprete delle istanze più profonde della letteratura del Novecento, l’agenzia Scribo ha voluto attribuire il Premio alla Carriera per la lunga, intensa e raffinata attività di scrittore e poeta, che lo rende un vanto per la sua terra e un Maestro e una guida per le future generazioni. Rolando D’Alonzo è nato a Chieti e risiede tra Lanciano e Ortona. Ha svolto gran parte delle sue attività a Pescara, Milano, Roma e nel nord Europa. Ha lavorato in RAI come funzionario e poi come sceneggiatore, redattore e regista. Oltre alla scrittura per il cinema, il teatro, la radio e la televisione, si è dedicato e si dedica da tempo alla poesia, alla narrativa, alla drammaturgia, alla saggistica e alla critica letteraria. Tra le sue opere ricordiamo: Gli ultimi poeti della strada, antologia-romanzo sui poeti antagonisti dello sperimentalismo; Fancy hand, Navigazioni, Kreuzberg, Mitologia Minore, Lune, Mane, di poesia; per la narrativa Osman il turco e altri racconti, con lo pseudonimo di Efel Trani, le raccolte di racconti Estate e Tridollars e i due recenti romanzi La misura del cielo e Bros’ Cafè. Ha scritto radiodrammi e sceneggiature e drammi per il teatro.
Si sono classificati finalisti i seguenti racconti, che si trovavano nella rosa dei candidati alla vittoria: Una domenica di svago di Sabatino Ciocca (Chieti); Domani è un altro giorno di Gigliola D’Antonio (Lanciano); Il sortilegio di Mariella Di Monte (Torremaggiore, Fg); La decappottabile rossa di Roberto Leoni (Roma); 5°: non ammazzare di Giuseppe Leuzzi (Lequile, Le); Di terra e di mare di Marilisa Munari (Sovizzo, Vi); Zampa di coniglio di Tommaso Nidasio (Varese); Nel tempo di un caffè di Francesca Santi (Livorno).
Il Premio, ideato e organizzato dall’agenzia di servizi editoriali, scrittura e ufficio stampa Scribo di Lanciano, ha visto la partecipazione di ben 202 elaborati provenienti da ogni parte d’Italia, a tema libero. Per quest’anno la cerimonia di premiazione non si svolgerà, ma nei prossimi giorni, sulla pagina facebook di Scribo e del Premio, sarà possibile conoscere vincitori, finalisti e segnalati attraverso dei brevi contributi video o dei commenti scritti realizzati dagli stessi autori premiati.
«In primo luogo ringraziamo gli autori partecipanti per la fiducia che ci hanno accordato e ci complimentiamo con tutti non solo per la qualità tecnica dei singoli elaborati, ma soprattutto per il grande desiderio di mettersi in gioco, di raccontare e di trasmettere storie ed emozioni autentiche e coinvolgenti» affermano Giuseppina e Nicoletta Fazio di Scribo. «La scrittura, e l’arte in genere, mai come in questo periodo così pieno di amarezza e di dolore va salvaguardata perché è un bene prezioso, sinonimo di creatività e di libertà, ma anche strumento terapeutico e volano per risollevare il tessuto culturale, sociale ed economico della comunità».
A Rolando D’Alonzo, istrionico e appassionato interprete delle istanze più profonde della letteratura del Novecento, l’agenzia Scribo ha voluto attribuire il Premio alla Carriera per la lunga, intensa e raffinata attività di scrittore e poeta, che lo rende un vanto per la sua terra e un Maestro e una guida per le future generazioni. Rolando D’Alonzo è nato a Chieti e risiede tra Lanciano e Ortona. Ha svolto gran parte delle sue attività a Pescara, Milano, Roma e nel nord Europa. Ha lavorato in RAI come funzionario e poi come sceneggiatore, redattore e regista. Oltre alla scrittura per il cinema, il teatro, la radio e la televisione, si è dedicato e si dedica da tempo alla poesia, alla narrativa, alla drammaturgia, alla saggistica e alla critica letteraria. Tra le sue opere ricordiamo: Gli ultimi poeti della strada, antologia-romanzo sui poeti antagonisti dello sperimentalismo; Fancy hand, Navigazioni, Kreuzberg, Mitologia Minore, Lune, Mane, di poesia; per la narrativa Osman il turco e altri racconti, con lo pseudonimo di Efel Trani, le raccolte di racconti Estate e Tridollars e i due recenti romanzi La misura del cielo e Bros’ Cafè. Ha scritto radiodrammi e sceneggiature e drammi per il teatro.
Si sono classificati finalisti i seguenti racconti, che si trovavano nella rosa dei candidati alla vittoria: Una domenica di svago di Sabatino Ciocca (Chieti); Domani è un altro giorno di Gigliola D’Antonio (Lanciano); Il sortilegio di Mariella Di Monte (Torremaggiore, Fg); La decappottabile rossa di Roberto Leoni (Roma); 5°: non ammazzare di Giuseppe Leuzzi (Lequile, Le); Di terra e di mare di Marilisa Munari (Sovizzo, Vi); Zampa di coniglio di Tommaso Nidasio (Varese); Nel tempo di un caffè di Francesca Santi (Livorno).
Il Premio, ideato e organizzato dall’agenzia di servizi editoriali, scrittura e ufficio stampa Scribo di Lanciano, ha visto la partecipazione di ben 202 elaborati provenienti da ogni parte d’Italia, a tema libero. Per quest’anno la cerimonia di premiazione non si svolgerà, ma nei prossimi giorni, sulla pagina facebook di Scribo e del Premio, sarà possibile conoscere vincitori, finalisti e segnalati attraverso dei brevi contributi video o dei commenti scritti realizzati dagli stessi autori premiati.
«In primo luogo ringraziamo gli autori partecipanti per la fiducia che ci hanno accordato e ci complimentiamo con tutti non solo per la qualità tecnica dei singoli elaborati, ma soprattutto per il grande desiderio di mettersi in gioco, di raccontare e di trasmettere storie ed emozioni autentiche e coinvolgenti» affermano Giuseppina e Nicoletta Fazio di Scribo. «La scrittura, e l’arte in genere, mai come in questo periodo così pieno di amarezza e di dolore va salvaguardata perché è un bene prezioso, sinonimo di creatività e di libertà, ma anche strumento terapeutico e volano per risollevare il tessuto culturale, sociale ed economico della comunità».