Debiti delle Asl, spunta il primo ostacolo 

Martedì la manovra va alle commissioni, le dimissioni di D’Amario allungano i tempi del via libera ai tagli per 69 milioni

L’AQUILA. Debiti della sanità, spunta il primo ostacolo. La Commissione consiliare “Salute, Sicurezza Sociale, Cultura, Formazione e Lavoro” è convocata, in seduta congiunta e straordinaria con la Commissione “Bilancio, Affari Generali e Istituzionali", per martedì prossimo, 24 settembre 2024, alle 11, nel Palazzo dell’Emiciclo all’Aquila.
Il punto all’ordine del giorno è solo uno: la sessione di lavori sarà dedicata all'esame e all'espressione dei pareri sui Piani di razionalizzazione delle spese delle Asl.
Una manovra “lacrime e sangue” che prevede di ridurre a 130 milioni di euro il disavanzo complessivo, che ammonta a oltre 199 milioni, attraverso un drastico taglio alle spese sanitarie che tocca i 69 milioni di euro. Ma la necessità del presidente della giunta, Marco Marsilio, e dell’assessore alla Sanità, Nicoletta Verì, di risolvere con estrema urgenza il problema dei disavanzi delle Asl, per scongiurare il rischio reale che la sanità regionale torni sotto il controllo di un commissario governativo, incontra una complicazione.
Il parere della due commissioni consiliari che si riuniranno tra due giorni è vincolante: lo è diventato da maggio, in virtù di un emendamento proposto dal consigliere regionale, Paolo Gatti, votato anche dalle opposizioni. Ma i tempi della decisione delle commissioni stesse sono destinati inevitabilmente ad allungarsi dopo le dimissioni dal Dipartimento regionale Salute e Welfare del direttore, Claudio D’Amario. Durante la seduta di martedì sono previsti numerose audizioni e pareri, suddivisi nei sei gruppi seguenti, così come sono riportati, nell’atto di convocazione, dai presidenti delle due commissioni, Gatti (di FdI) e Vincenzo D’Incecco (capogruppo della Lega). Ecco i punti.
1) Audizioni di Cgil, Cisl, Uil e Ugl Abruzzo in merito ai Piani di razionalizzazione delle spese sanitarie delle Aziende sanitarie locali abruzzesi.
2) Esame e relativo parere sul piano di razionalizzazione delle spese sanitarie della Asl 1 L’Aquila Avezzano Sulmona (che patisce 66.424.000 euro di disavanzo e propone un taglio alle spese interne ed esterne di 35.621.000 euro per ridurre il debito a 30.803.000 euro).
3) Esame e relativo parere sul piano di razionalizzazione della Asl 2 Lanciano Vasto Chieti (Il disavanzo in questo caso è 62.870.000 euro, i tagli di 15.979.000 euro e la stima finale di 46.891.000).
4) Esame e relativo parere sul piano della Asl 3 Pescara (24.898.291 euro di disavanzo tendenziale, 5 milioni di tagli e 19.898.291 di stima a fine anno).
5) Ed esame e relativo parere sul piano della Asl 4 Teramo (45.212.000 euro di disavanzo, 12.388.000 di tagli e 32.824.000 di stima finale).
6) Audizione del Direttore del Dipartimento Sanità della Giunta regionale. Ma proprio quest’ultimo punto diventa la pietra d’inciampo.
La sostituzione di D’Amario, infatti, dipende dall’esito di un avviso pubblico, riservato ai soli dirigenti di ruolo della giunta regionale, che scadrà alla mezzanotte di oggi. Le domande dovranno quindi essere esaminate da una commissione giudicatrice che, ancorché rapida, non farebbe in tempo per l’appuntamento fissato alle 11 di martedì. Quindi, salvo un iter “miracoloso” della selezione, il via libera ai piani di rientro delle Asl sarà rinviato dai presidenti Gatti e D’Incecco a una nuova data. Con l’organo legislativo, peraltro, che assume il potere di dettare i tempi al governatore Marsilio. (l.c.)
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