Christopher Thomas Luciani

L'AQUILA

Omicidio di Christopher, inchiesta chiusa: chiesto il giudizio immediato per i due 16enni

A tre mesi dal delitto del 17enne nel parco a Pescara, la Procura per i Minorenni fa le sue conclusioni: motivi futili e crudeltà. Il Procuratore auspica una riflessione aperta e franca

PESCARA. Chiusa l'inchiesta sull'omicidio del 17 enne Christopher Thomas Luciani. A tre mesi dal delitto nel parco la Procura per i Minorenni dell'Aquila chiede il giudizio immedato per i due 16enni indagati. L'accusa è concorso in omicidio, con le seguenti aggravanti: per avere agito per motivi abietti o futili (il piccolo debito di droga); per aver commesso il reato per eseguirne od occultarne un altro; per aver agito con crudeltà avendo inflitto 25 coltellate al ragazzo.

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E' lo stesso procuratore generale David Mancini ad accompagnare la richiesta con un commento: "E' stato un fatto drammatico che ha sconvolto una città, una regione, ha avuto risalto in ambito nazionale, ha determinato dolore e sconcerto nella comunità civile e profonda partecipazione delle autorità. Le risposte ai tanti interrogativi possono trovarsi nella riflessione aperta e franca dei cittadini, delle istituzioni e delle reti di protezione sociale".

leggi anche: La salma di Thomas viene portata via dal luogo del delitto Il fratello di uno dei minorenni indagati: "Paghi per ciò che ha fatto a Thomas" / AGGIORNAMENTI Città sotto choc, bigliettini e fiori sul luogo dell'omicidio. Ed emergono altri risvolti agghiaccianti su quanto avvenuto. Il racconto del testimone-chiave, la foto al mare e la frase: "E' morto". La nonna di Thomas: non si può uccidere un ragazzino così

Il Procuratore sottolinea pertanto come solo un costante percorso di crescita comune e di impegno civico condiviso "possano creare le condizioni affinché il disagio psicologico e sociale di minori e giovani adulti non si traduca in atti violenti e drammatici, come quelli che hanno posto fine alla vita di Christopher". "La giustizia", continua, " non può fornire risposte a tutto ciò. Ad essa spetta di far luce sull'accaduto e accertare le responsabilità in conformità alle leggi vigenti".

I due minori sono figli di una avvocata e di un maresciallo dei carabinieri: sono attualmente detenuti in istituti penitenziari minorili. Secondo la ricostruzione degli investigatori è il pomeriggio di domenica 23 giugno scorso e un gruppetto di giovanissimi si incontra con Cristopher Thomas, 'Crox' per gli amici, nei pressi della stazione ferroviaria per poi raggiungere il parco Baden Powell. Lì i due minori accusati del delitto si spostano con Crox in un'area impervia, a ridosso della ferrovia, dove avviene l'omicidio. Successivamente, mentre il corpo del giovane giace tra le sterpaglie, i due aggressori si ricongiungono con gli altri giovani per andare al mare a fare il bagno. L'arma del delitto, un coltello da sub, viene abbandonata in acqua: finora non è stata ritrovata. Dopo qualche ora, uno del gruppo di giovani, rimasto all'esterno del parco, ma a conoscenza dell'accaduto, lancia l'allarme. A quel punto, poco dopo le 21, il cadavere del ragazzino viene ritrovato.