Pescara, hotel sulla riviera sud: stop ai lavori fino a maggio
Prima udienza davanti al Tar per i ricorsi di Acerbo e dell’hotel Regent. Pescaraporto sospende l’intervento in attesa del giudizio di merito
PESCARA. Stop ai lavori per realizzare hotel, uffici e negozi sulla riviera di Porta Nuova. La società Pescaraporto, della famiglia dell’avvocato Milia e dei costruttori Mammarella, ha deciso di sospendere l’intervento fino al 23 maggio, cioè quando il Tar si pronuncerà nel merito dei ricorsi presentati dal consigliere di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo e dalla società Angela proprietaria dell’hotel Regent, sul lungomare Cristoforo Colombo.
Si è conclusa con questa decisione, ieri mattina, la prima udienza del tribunale amministrativo sull’intervento edilizio di Pescaraporto. I giudici si sarebbero dovuti pronunciare sulla richiesta di sospensiva dei lavori, avanzata da Acerbo. Richiesta a questo punto ritirata dagli avvocati del consigliere dopo la mossa della società di Milia e Mammarella.
Lo scontro legale che coinvolge anche il Comune, costituitosi in giudizio in difesa della società, a questo punto viene rinviato di cinque mesi. «Abbiamo già ottenuto una prima vittoria», ha detto soddisfatto Acerbo, pronto a continuare la sua battaglia per far annullare quell’intervento, che stravolge completamente il Piano particolareggiato 2, varato dal Comune per fissare dei paletti alla cementificazione selvaggia di una delle zone di maggior pregio della città, cioè l’area golenale e portuale di Porta Nuova. Pescaraporto ha approfittato di una norma del Decreto sviluppo del governo Berlusconi che consente ai privati di bypassare i Piani particolareggiati, in assenza di leggi regionali in materia. Il ritardo della Regione nel varare in tempi utili un provvedimento urbanistico, ha consentito alla società di richiedere i permessi edilizi. E i tecnici del Comune li hanno rilasciati. Il risultato è stato un avvio immediato dei lavori per abbattere i vecchi capannoni industriali nell’area ex Edison di 9.800 metri quadrati, tra l’ex Cofa e il porto turistico e per cominciare a costruire il complesso edilizio, che prevede una colata di 20mila metri cubi di cemento.
Contro il progetto si sono già schierati Acerbo, l’hotel Regent, ovviamente interessato a non veder realizzare un albergo concorrente nella zona e l’associazione di residenti Borgomarino sud. Acerbo ha presentato un ricorso al Tar contestando la violazione di alcuni decreti presidenziali e delle norme del Decreto sviluppo, nonché dei parametri sul verde, la viabilità e i parcheggi previsti nel Piano particolareggiato del Comune. Il consigliere di Rifondazione, nel ricorso, ha anche sollevato la questione di legittimità costituzionale del Decreto sviluppo, nella parte in cui si stabilisce un periodo di 120 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento per l’approvazione di una legge regionale. In mancanza della quale, scatterebbe l’obbligo di rilasciare i permessi per realizzare gli interventi.
Di altro tipo, invece, le contestazioni dell’hotel Regent, che aveva già presentato osservazioni al Piano particolareggiato del Comune per segnalare l’alta concentrazione di strutture alberghiere previste sulla riviera di Porta Nuova. Un hotel è stato previsto anche dalla Camera di commercio, che ha acquistato l’ex Cofa dalla Regione per 11 milioni 800mila euro.
Un secondo albergo sorgerà nell’area confinante dell’ex Edison. Lo prevede il progetto di Pescaraporto. Nei 9.800 metri quadrati verranno realizzati tre fabbricati. Nel primo e nel secondo, alti 21,50 metri, cioè sette piani, troveranno posto, rispettivamente, 18 negozi e una serie di uffici. Nel terzo, un albergo con un volume di 5.984 metri cubi. Al piano terra, ci saranno la hall e i servizi di caffetteria, ai piani superiori le stanze per i clienti. Il piano interrato, di 838 metri quadrati, sarà allestito a parcheggio interno. Altri parcheggi sono previsti all’esterno, ad uso pubblico, su una superficie di 2.159 metri quadrati; pertinenziali, su 475 metri quadrati e interni, su 228; più alcuni interrati, su 1.180 metri quadrati, per gli uffici.
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