PESCARA
Sentenza Rigopiano: spariscono il reato di disastro colposo, Prefettura e Regione / VIDEO
L'avvocato dei familiari: "Ci sono tante cose in questo processo che non mi hanno convinto". "No a Rigopiano bis"
PESCARA. Spariscono il reato di disastro colposo e anche le presunte responsabilità di enti quali Prefettura e Regione. E' quanto si riesce a capire a caldo, senza aver potuto leggere le motivazioni della sentenza sul disastro di Rigopiano.
"Attenderemo le valutazioni della sentenza per valutare il ricorso all'Appello", dice il pm Giuseppe Bellelli, "ciò che emerge chiaramente è che è stato cancellato il reato di disastro colposo".
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"Ci sono tante cose in questo processo che non mi hanno convinto", dice Romolo Reboa, avvocato che assiste alcuni familiari delle vittime, commentando con i giornalisti la sentenza nel processo per il disastro di Rigopiano. Parla di cose "extra processo, fuori processo. Purtroppo i processi si fanno nei limiti del dedotto e del deducibile, ciò che avevo contestato l'ho contestato espressamente in aula, l'ho contestato varie volte, non sono nuovo a queste contestazioni. Voglio sia chiaro che chi è stato dichiarato non colpevole in questo momento è non colpevole. La legge va rispettata. Il problema - conclude l'avvocato - era capire se i veri colpevoli stavano o meno dentro questo processo, ma questa è un'altra vicenda".
"Un 'Rigopiano bis' non sarà mai possibile, la Procura può ricorrere in appello, noi come parti civili possiamo fare solo un appello ai fini civilistici. Ma tutto questo discorso non si può fare oggi, dobbiamo attendere 90 giorni per il deposito delle motivazioni per capire bene quali motivi, di fatto e di diritto, sorreggono le condanne e le assoluzioni": lo ha dichiarato l'avvocato Wania Della Vigna, legale di alcune famiglie delle vittime del disastro del 18 gennaio 2017, commentando con i giornalisti la sentenza che ha visto 25 assoluzioni e 5 condanne nel processo al Tribunale di Pescara.
Per il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, "la sentenza provoca dolore e sorpresa, e non possiamo non comprendere i sentimenti dei familiari delle vittime e dei superstiti. Nello stesso tempo, abbiamo il dovere come rappresentanti delle istituzioni di rispettare la sentenza e di prendere atto della decisione del giudice. Naturalmente, per esprimere un giudizio più completo e valutare le eventuali ulteriori azioni che la Regione potrà e dovrà intraprendere, dobbiamo attendere la pubblicazione delle motivazioni, che leggeremo e studieremo con la necessaria attenzione".