Il Teramo vuole tornare al successo, ma la Ngc è un osso duro. La tattica di Trinchieri: «Guerriglia»
La Tercas prova il colpo a Cantù
Capobianco: «Attenti al loro contropiede, non dobbiamo rilassarci mai»
TERAMO. Brucia ancora la sconfitta di domenica scorsa con la Virtus Bologna. E questo può dare una spinta in più alla Banca Tercas per tentare il colpo a Cantù. Tornare alla vittoria, cogliendo anche il primo successo esterno, è ovviamente la medicina migliore.
Il problema è che la Ngc Cantù in questo avvio di stagione è davvero un avversario rognoso. Ha perso la prima con Treviso, poi ha messo in fila tre vittorie, l’ultima delle quali, domenica scorsa a Pesaro, ha gasato tutto l’ambiente. Trascinata dall’inossidabile Nicolas Mazzarino - guardia uruguaiana di 34 anni, alla sua quinta stagione in Brianza, che sta viaggiando a una media di 18 punti a partita - la squadra di coach Andrea Trinchieri è stata in grado di sopperire anche ad assenze importanti come quelle dell’ala americana Jeffers e del centro lituano Lydeka: entrambi oggi partiranno dalla panchina, ma il loro effettivo impiego è tutto da vedere.
Gasati, ma fino a un certo punto. C’è timore per l’arrivo del Teramo al PalaPianella, tanto che Trinchieri parla di una partita da impostare come una guerriglia e non una battaglia in campo aperto contro i biancorossi. Naturalmete non sappiamo quanto ci sia di autentica convinzione nelle sue parole e quanto invece possa essere un modo per confondere le idee; in ogni caso, queste le sue dichiarazioni riportate sul sito della Pallacanestro Cantù: «La Banca Tercas è una squadra aggressiva e tignosa, dove sono in molti ad essere pericolosi offensivamente. Sarà sicuramente una partita da guerriglia, non possiamo fare una battaglia in campo aperto, altrimenti non ce la faremo mai. Dobbiamo preparare una gara con qualcosa di particolare, probabilmente anche un po’ tattica».
Tattiche (o pretattiche) a parte, il Teramo deve contare solo su se stesso e può farlo con un organico praticamente completo. Tolti Young, infortunato di lungo corso, e il giovane Valentino, al Pianella ci sarà il consueto quintetto di partenza di coach Capobianco, che potrebbe festeggiare proprio a Cantù l’Oscar di migliore allenatore italiano.
«Veniamo da una settimana in cui ci siamo allenati bene», dice il coach biancorosso, «col solo Diener rimasto a riposo un paio di giorni. Abbiamo bisogno di lavorare in attacco sulle corrette spaziature, e di migliorare nella conoscenza reciproca: negli ultimi giorni siamo finalmente riusciti a fare qualche seduta con la squadra quasi al completo. Per la partita, sarà importante il nostro approccio mentale alla difesa. L’attenzione nel non farsi battere nell’uno contro uno dovrà restare sempre alta, e non potremo permetterci momenti di rilassatezza nel difendere contro il micidiale contropiede canturino. In attacco sarà decisiva la capacità di non tener la palla ferma e di non sentirci frustrati nei momenti di difficoltà, ma di conservare la forza della serenità».
Il problema è che la Ngc Cantù in questo avvio di stagione è davvero un avversario rognoso. Ha perso la prima con Treviso, poi ha messo in fila tre vittorie, l’ultima delle quali, domenica scorsa a Pesaro, ha gasato tutto l’ambiente. Trascinata dall’inossidabile Nicolas Mazzarino - guardia uruguaiana di 34 anni, alla sua quinta stagione in Brianza, che sta viaggiando a una media di 18 punti a partita - la squadra di coach Andrea Trinchieri è stata in grado di sopperire anche ad assenze importanti come quelle dell’ala americana Jeffers e del centro lituano Lydeka: entrambi oggi partiranno dalla panchina, ma il loro effettivo impiego è tutto da vedere.
Gasati, ma fino a un certo punto. C’è timore per l’arrivo del Teramo al PalaPianella, tanto che Trinchieri parla di una partita da impostare come una guerriglia e non una battaglia in campo aperto contro i biancorossi. Naturalmete non sappiamo quanto ci sia di autentica convinzione nelle sue parole e quanto invece possa essere un modo per confondere le idee; in ogni caso, queste le sue dichiarazioni riportate sul sito della Pallacanestro Cantù: «La Banca Tercas è una squadra aggressiva e tignosa, dove sono in molti ad essere pericolosi offensivamente. Sarà sicuramente una partita da guerriglia, non possiamo fare una battaglia in campo aperto, altrimenti non ce la faremo mai. Dobbiamo preparare una gara con qualcosa di particolare, probabilmente anche un po’ tattica».
Tattiche (o pretattiche) a parte, il Teramo deve contare solo su se stesso e può farlo con un organico praticamente completo. Tolti Young, infortunato di lungo corso, e il giovane Valentino, al Pianella ci sarà il consueto quintetto di partenza di coach Capobianco, che potrebbe festeggiare proprio a Cantù l’Oscar di migliore allenatore italiano.
«Veniamo da una settimana in cui ci siamo allenati bene», dice il coach biancorosso, «col solo Diener rimasto a riposo un paio di giorni. Abbiamo bisogno di lavorare in attacco sulle corrette spaziature, e di migliorare nella conoscenza reciproca: negli ultimi giorni siamo finalmente riusciti a fare qualche seduta con la squadra quasi al completo. Per la partita, sarà importante il nostro approccio mentale alla difesa. L’attenzione nel non farsi battere nell’uno contro uno dovrà restare sempre alta, e non potremo permetterci momenti di rilassatezza nel difendere contro il micidiale contropiede canturino. In attacco sarà decisiva la capacità di non tener la palla ferma e di non sentirci frustrati nei momenti di difficoltà, ma di conservare la forza della serenità».