Pescara, arriva la pioggia di fischi dopo la sconfitta, Baldini: «Sono meritati»
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Il tecnico commenta il crollo: «Ci siamo dissolti alla prima difficoltà, mi dispiace». E Cudini esalta i suoi: «È stata la gara che avevo immaginato come atteggiamento»
PESCARA. “Ogni idea, ogni svolta, ogni balzo in avanti inizia con un singolo punto di partenza”. Lo spot realizzato dall’intelligenza artificiale in occasione del Super Bowl negli Usa, si sarebbe potuto adattare anche al Pescara se solo avesse saputo dare una svolta, attesa da mesi in casa, in un fine settimana potenzialmente favorevole ai colori biancazzurri. Ma per ripartire occorrerebbero le idee che il Pescara non ha più e, ieri sera, si sono sentiti i fischi e le contestazioni di un pubblico che sembra non credere più ai miracoli.
Mister Silvio Baldini, tornato in panchina dopo i tre turni di squalifica parla di momento triste, forse il più triste dall’inizio della stagione: «Una volta preso il gol abbiamo perso le misure del campo, la voglia di essere pericolosi», ha spiegato l’allenatore toscano. «Siamo scesi mentalmente e non siamo riusciti più a creare occasioni. Dispiace vedere questo abbassamento di autostima nei miei giocatori che alla prima difficoltà si sono dissolti». C’è qualcosa del primo tempo che l’ha soddisfatta? «Nel primo tempo ero abbastanza soddisfatto di come stavamo giocando», ha evidenziato mister Baldini, «ed ho cercato di fare qualche cambio perché avevo giocatori in panchina che stavano bene e pensavo che inserendoli avrei potuto aumentare il ritmo ma stavolta con i cambi non abbiamo aggiunto nulla, anzi». I fischi dello stadio li ha sentiti? «Certo, ha risposto Silvio Baldini, «il pubblico ha perfettamente ragione ad essere scontento e confesso che anche io se fossi stato sugli spalti avrei fatto la stessa cosa. Per creare entusiasmo nella tifoseria servono soprattutto i risultati». Che non sia un bel periodo lo dimostra il fatto che Baldini, contrariamente alle sue abitudini, ad un certo ha pensato a non perdere e che tutto sommato poteva andar bene anche il pareggio: «Nell’ultima parte della gara ho iniziato a fare calcoli sulla classifica, abitudine che non mi appartiene», ha specificato il tecnico biancazzurro, «io sono qui per altri progetti non certo per speculare sul pareggio pensando che a 47 o 48 punti i play off sono quasi assicurati». Il sogno della serie B è ancora concreto o si sta allontanando? «Se giochiamo come abbiamo fatto nell’ultima mezz’ora non andremo da nessuna parte», ha profetizzato il tecnico del Pescara. Cosa si può fare adesso? «Dobbiamo giocare le partite che restano con un atteggiamento diverso, ha evidenziato Baldini, «aspettiamo il rientro di qualche infortunato e la migliore condizione di qualche altro nostro giocatore per poi ripartire tutti insieme verso il nostro obiettivo».
Per il tecnico dell’Ascoli Mirko Cudini lo stadio Adriatico evidentemente è fonte di ispirazione dopo il successo con il Pineto ad agosto scorso, in coppa Italia: «Come atteggiamento e come predisposizione della mia squadra è stata la partita che avevo immaginato, ha precisato Cudini, «ma noi siamo alla ricerca di una nostra identità e nel secondo tempo ci abbiamo messo coraggio per vincerla».
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