«Investimenti, dal 2012 più risorse»
IL CONVEGNO BIIS INTESA SANPAOLO Ciaccia: produrre energia sostenibile occasione strategica per l’Abruzzo
PESCARA. Aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili è una scelta strategica per l’Abruzzo e il Molise. Ma per raggiungere gli obiettivi europei (20% entro il 2020) sarà necessaria una «grande alleanza tra pubblico e privato».
E’ questo il messaggio lanciato nel corso del convegno “Sviluppo del territorio: interventi per le infrastrutture e la sostenibilità ambientale” organizzato nell’aula consiliare del Comune di Pescara dalla BIIS (Banca infrastrutture innovazione e sviluppo) del gruppo Intesa Sanpaolo, presenti il sindaco Luigi Albore Mascia, il presidente della Regione Gianni Chiodi, l’assessore della regione Molise Gianfranco Vitaliano, il presidente di Ghella spa Giandomenico Ghella, l’amministratore delegato di BIIS Mario Ciaccia, il Chief economist di Intesa Sanpaolo Gregorio De Felice e il caporedattore del Centro Roberto Marino come moderatore.
Nell’analisi di De Felice e Ciaccia, la produzione di energia sostenibile in Abruzzo è a un buon livello se si considera l’idroelettrico, mentre difetta nei settori con maggiori potenzialità come l’eolico, le biomasse e il fotovoltaico, sui quali ci sono stati investimenti nettamente inferiori alla media nazionale. Un ritardo che si lega con quello delle infrastrutture logistiche (in primis ferrovie, aeroporti e porti), «quasi inesistenti», ha spiegato Chiodi «per ritardi che datano decenni e rispetto ai quali la regione sconta un forte deficit competitivo, aggravato dal divario fiscale e dalla crisi della finanza regionale».
Rispetto alle finanze regionali Chiodi vede però uno spiraglio dopo anni di buio. «Nel 2000 avevamo un debito di 500mila euro, nel 2007 era salito a 4 miliardi. Noi siamo riusciti a ridurlo grazie a due finanziarie durissime approvate in un giorno e senza emendamenti. Oggi siamo a 3miliardi e mezzo di debito e saremo a 3 miliardi 250mila euro a fine anno. Nel 2012 avremo risorse sufficienti per liberare ulteriori potenzialità». Chiodi ha assicurato che comunque ci sono già le risorse per gli investimenti in infrastrutture (fondi Fers, Fas, Fondo sociale europeo), «ma se questi soldi riusciremo a spenderli bene dipenderà dalle proposte del sistema imprenditoriale».
A questo aspetto della progettualità si è riferito Ciaccia: «La nostra è una banca del fare e negli ultimi anni in Abruzzo e Molise abbiamo sviluppato progetti per 1 miliardo di euro. Una delle priorità di BIIS è infatti quella di essere presente in quelle iniziative dalle quali può avviarsi un processo di rilancio e sviluppo del territorio, specie nelle aree economiche che presentano significativi spazi di crescita da cogliere». Per l’assessore Vitaliano è comunque necessario «recuperare risorse riordinando gli interventi senza necessariamente rincorrere una domanda spesso ridondante».

E’ questo il messaggio lanciato nel corso del convegno “Sviluppo del territorio: interventi per le infrastrutture e la sostenibilità ambientale” organizzato nell’aula consiliare del Comune di Pescara dalla BIIS (Banca infrastrutture innovazione e sviluppo) del gruppo Intesa Sanpaolo, presenti il sindaco Luigi Albore Mascia, il presidente della Regione Gianni Chiodi, l’assessore della regione Molise Gianfranco Vitaliano, il presidente di Ghella spa Giandomenico Ghella, l’amministratore delegato di BIIS Mario Ciaccia, il Chief economist di Intesa Sanpaolo Gregorio De Felice e il caporedattore del Centro Roberto Marino come moderatore.
Nell’analisi di De Felice e Ciaccia, la produzione di energia sostenibile in Abruzzo è a un buon livello se si considera l’idroelettrico, mentre difetta nei settori con maggiori potenzialità come l’eolico, le biomasse e il fotovoltaico, sui quali ci sono stati investimenti nettamente inferiori alla media nazionale. Un ritardo che si lega con quello delle infrastrutture logistiche (in primis ferrovie, aeroporti e porti), «quasi inesistenti», ha spiegato Chiodi «per ritardi che datano decenni e rispetto ai quali la regione sconta un forte deficit competitivo, aggravato dal divario fiscale e dalla crisi della finanza regionale».
Rispetto alle finanze regionali Chiodi vede però uno spiraglio dopo anni di buio. «Nel 2000 avevamo un debito di 500mila euro, nel 2007 era salito a 4 miliardi. Noi siamo riusciti a ridurlo grazie a due finanziarie durissime approvate in un giorno e senza emendamenti. Oggi siamo a 3miliardi e mezzo di debito e saremo a 3 miliardi 250mila euro a fine anno. Nel 2012 avremo risorse sufficienti per liberare ulteriori potenzialità». Chiodi ha assicurato che comunque ci sono già le risorse per gli investimenti in infrastrutture (fondi Fers, Fas, Fondo sociale europeo), «ma se questi soldi riusciremo a spenderli bene dipenderà dalle proposte del sistema imprenditoriale».
A questo aspetto della progettualità si è riferito Ciaccia: «La nostra è una banca del fare e negli ultimi anni in Abruzzo e Molise abbiamo sviluppato progetti per 1 miliardo di euro. Una delle priorità di BIIS è infatti quella di essere presente in quelle iniziative dalle quali può avviarsi un processo di rilancio e sviluppo del territorio, specie nelle aree economiche che presentano significativi spazi di crescita da cogliere». Per l’assessore Vitaliano è comunque necessario «recuperare risorse riordinando gli interventi senza necessariamente rincorrere una domanda spesso ridondante».
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