Oscar della qualità a 11 spiagge abruzzesi
Punteggio massimo a Rocca San Giovanni, premiato anche il lago di Scanno.
PESCARA. Undici oscar per le spiagge abruzzesi (dieci marine, una lacustre), tre per le molisane, con l’Abruzzo al quarto posto nella classifica delle regioni italiane per media di «vele» assegnate alle 286 località balneari più accoglienti segnalate nella Guida Blu di Legambiente Turismo. Ai primi posti nazionali ci sono Sicilia, Puglia e Toscana. Tra le dieci località marine selezionate, Rocca San Giovanni è l’unica ad avere incassato le 4 vele (il massimo è 5); tre vele vanno a Ortona, San Vito Chietino, Vasto, Roseto degli Abruzzi e Pineto; due vele a Torino di Sangro e Martinsicuro, una vela ad Alba Adriatica. Secondo la guida, la qualità ambientale migliore si trova solo a Rocca San Giovanni, Pineto, Roseto e Tortoreto. Anche il lago di Scanno ha 4 vele. Nel Molise ci sono le 2 vele di Petacciato e Campomarino e la vela di Termoli.
«Quelli che ogni estate suggeriamo come meta di vacanze nella Guida Blu», spiega il presidente di Legambiente Abruzzo, Angelo Di Matteo, «sono luoghi che hanno scommesso sulla qualità nella gestione del territorio, nell’erogazione dei servizi, nella manutenzione dei centri storici, nell’offerta enogastronomica: proprio grazie a queste caratteristiche sopravvivono alla crisi, perché la qualità italiana è un prodotto che non conosce crisi».
Ma con quali criteri vengono assegnate le vele? «Legambiente», spiega Luzio Nelli, della segreteria regionale dell’associazione, «ha selezionato 286 località balneari tra quelle indicate dal Touring Club, sulla base dei dati raccolti sulle caratteristiche ambientali e sulla qualità dell’ospitalità, dati integrati dalle valutazioni espresse dai circoli locali e dall’equipaggio della Goletta Verde».
Il giudizio attribuito a ciascuna località, dalle 5 vele assegnate alle migliori fino a 1 vela, è frutto di valutazioni basate su parametri che rispondono a requisiti chiave definiti in ambito europeo con il contributo della rete delle ecolabel, che seguono i criteri del progetto Life “Visit”.
Questi requisiti hanno portato alla creazione di sette microaree: paesaggio e territorio; accoglienza e sostenibilità turistica, mare e spiaggia, sub, oltre il mare, disabili, sostenibilità ambientale. A ciascun comune è stato assegnato un punteggio da 1 a 100, poi sintetizzato nell’assegnazione delle vele.
«Tuttavia la qualità della costa abruzzese», concludono Di Matteo e Nelli «è continuamente messa a repentaglio dai processi di petrolizzazione e dalle diverse iniziative di cementificazione che rischiano di compromettere le spiagge di maggior pregio, con forti ripercussioni anche sul turismo, che è uno dei motori propulsori della regione e trova in questi luoghi l’elemento di maggior forza. L’associazione invita pertanto le amministrazioni ad operare con lungimiranza».
Complessivamente nella Guida blu 2009 compaiono quest’anno tredici gioielli del bel paese che hanno ottenuto le 5 vele, contro i dieci classificati con il massimo dei voti l’altr’anno: l’isola del Giglio, Cinque Terre, Domus de Maria, Pollica, Capalbio, Castigion della Pescaglia, Nard, Baunei, Ostuni, Salina, Noto, San Vito lo Capo e Posada. Il merito di questi comuni è di avere un mare pulito, paesaggi da cartolina, spiagge incantevoli ma anche arte, buona cucina e soprattutto rispetto dell’ambiente e attenzione alla sostenibilità a 360 gradi.
La Sardegna ottiene dalla guida una media di 3,4 vele per località, seguita dalla Toscana (3,03), Puglia (3), Sicilia (2,63), Abruzzo (2,6), Campania (2,56), Basilicata e Marche a pari merito con una media di 2,5 vele per località. Per le località lacustri sono tre quelle dove sventolano le cinque vele: Appiano sulla strada del vino (Bolzano) sul lago di Monticolo, Fiè allo Sciliar (Bolzano) sul lago di Fiè e Massa Marittima (Grosseto) sul lago dell’Accesa. L’Abruzzo, come si è detto, conquista le quattro vele col Lago di Scanno.
Intanto domenica prossima i circoli abruzzesi di Legambiente aderiranno alla manifestazione «Spiagge e fondali puliti».
«Quelli che ogni estate suggeriamo come meta di vacanze nella Guida Blu», spiega il presidente di Legambiente Abruzzo, Angelo Di Matteo, «sono luoghi che hanno scommesso sulla qualità nella gestione del territorio, nell’erogazione dei servizi, nella manutenzione dei centri storici, nell’offerta enogastronomica: proprio grazie a queste caratteristiche sopravvivono alla crisi, perché la qualità italiana è un prodotto che non conosce crisi».
Ma con quali criteri vengono assegnate le vele? «Legambiente», spiega Luzio Nelli, della segreteria regionale dell’associazione, «ha selezionato 286 località balneari tra quelle indicate dal Touring Club, sulla base dei dati raccolti sulle caratteristiche ambientali e sulla qualità dell’ospitalità, dati integrati dalle valutazioni espresse dai circoli locali e dall’equipaggio della Goletta Verde».
Il giudizio attribuito a ciascuna località, dalle 5 vele assegnate alle migliori fino a 1 vela, è frutto di valutazioni basate su parametri che rispondono a requisiti chiave definiti in ambito europeo con il contributo della rete delle ecolabel, che seguono i criteri del progetto Life “Visit”.
Questi requisiti hanno portato alla creazione di sette microaree: paesaggio e territorio; accoglienza e sostenibilità turistica, mare e spiaggia, sub, oltre il mare, disabili, sostenibilità ambientale. A ciascun comune è stato assegnato un punteggio da 1 a 100, poi sintetizzato nell’assegnazione delle vele.
«Tuttavia la qualità della costa abruzzese», concludono Di Matteo e Nelli «è continuamente messa a repentaglio dai processi di petrolizzazione e dalle diverse iniziative di cementificazione che rischiano di compromettere le spiagge di maggior pregio, con forti ripercussioni anche sul turismo, che è uno dei motori propulsori della regione e trova in questi luoghi l’elemento di maggior forza. L’associazione invita pertanto le amministrazioni ad operare con lungimiranza».
Complessivamente nella Guida blu 2009 compaiono quest’anno tredici gioielli del bel paese che hanno ottenuto le 5 vele, contro i dieci classificati con il massimo dei voti l’altr’anno: l’isola del Giglio, Cinque Terre, Domus de Maria, Pollica, Capalbio, Castigion della Pescaglia, Nard, Baunei, Ostuni, Salina, Noto, San Vito lo Capo e Posada. Il merito di questi comuni è di avere un mare pulito, paesaggi da cartolina, spiagge incantevoli ma anche arte, buona cucina e soprattutto rispetto dell’ambiente e attenzione alla sostenibilità a 360 gradi.
La Sardegna ottiene dalla guida una media di 3,4 vele per località, seguita dalla Toscana (3,03), Puglia (3), Sicilia (2,63), Abruzzo (2,6), Campania (2,56), Basilicata e Marche a pari merito con una media di 2,5 vele per località. Per le località lacustri sono tre quelle dove sventolano le cinque vele: Appiano sulla strada del vino (Bolzano) sul lago di Monticolo, Fiè allo Sciliar (Bolzano) sul lago di Fiè e Massa Marittima (Grosseto) sul lago dell’Accesa. L’Abruzzo, come si è detto, conquista le quattro vele col Lago di Scanno.
Intanto domenica prossima i circoli abruzzesi di Legambiente aderiranno alla manifestazione «Spiagge e fondali puliti».