Pescara, palazzo all’asta Spunta l’ipotesi di Zara

Intesa SanPaolo lancia la gara per l’edificio anni’30, che sarà riconvertito a usi commerciali: PescarAbruzzo tra i papabili, ma si parla del marchio spagnolo
PESCARA. Lo storico palazzo sul corso di Pescara di proprietà di Intesa SanPaolo va all’asta. L’edificio in marmo, uno dei simboli dell’architettura anni Trenta di Pescara, ha terminato la sua attività il 31 dicembre scorso e la proprietà con sede legale a Torino ha deciso di mettere in vendita il palazzo all’incrocio tra corso Vittorio Emanuele e corso Umberto di 2.330 metri quadrati. Alla procedura – le cui domande potevano essere inviate entro metà luglio – sono state ammesse persone giuridiche e fisiche specificando la ragione sociale, il nominativo del legale rappresentante e l’iscrizione alla Camera di Commercio-ufficio del registro delle imprese specificando inoltre lo stato di salute della società: «Non in fallimento, liquidazione o concordato», è specificato sul bando che compare alla voce vendite immobiliari del sito internet di Intesa SanPaolo. Al bando è allegata la planimetria dell’edificio, l’inserimento nel contesto di pregio – il centro di Pescara – e la destinazione dei vari piani del palazzo: piani terra per attività commerciali e di servizio, i piani superiori destinati a terziario e residenziale e, come viene specificato nell’illustrazione, «non mancano strutture destinate interamente al commercio». E’ questo lo storico palazzo al centro della città attorno al quale si stanno già muovendo sia nomi locali che internazionali. Dietro la banca ci sarebbe, infatti, l’interessamento della Fondazione PescarAbruzzo presieduta dal docente alla facoltà di Scienze manageriali Nicola Mattoscio, la cui fondazione si occupa anche tramite numerose iniziative culturali di valorizzare il territorio. Ma allo storico edificio avrebbe manifestato interesse anche il colosso mondiale dell’abbigliamento spagnolo Zara che, nel caso in cui mettesse la sua prima insegna a Pescara, cambierebbe la geografia commerciale del centro dove sopravvivono numerosi negozi. La commissione edilizia del Comune ha dato un primo lasciapassare a un parere di fattibilità ricevuto da una società di consulenza che ha sedi a Milano, Roma e anche Pescara – la Mgproperties – che potrebbe essere un intermediario del marchio Zara. Per il momento, è certo che il Comune ha dato il via libera al cambio d’uso commerciale del palazzo che, poi, dovrebbe ricevere anche l’ok della Soprintendenza dei beni dell’Aquila perché l’edificio è sottoposto a vincolo storico. Dalla società Inditex che controlla Zara non confermano l’arrivo del colosso che, nel caso in cui sbarcasse a Pescara, muterebbe il volto della città.
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