Macron offre il nucleare all’Europa: «È una nuova era, non possiamo rimanere a guardare»

6 Marzo 2025

«Chi può credere che Putin si fermerà all’Ucraina? La Russia è diventata una minaccia per l’Europa», dice il Presidente francese in tv. E annuncia un vertice a Parigi dei capi di Stato maggiore dei Paesi che vorranno aderire. Kiev intanto riannoda il filo con Washington

ROMA. Trump non allenta il pressing su Kiev e dopo le armi interrompe anche la fornitura di intelligence, per portare Zelensky ad accettare l'accordo di pace. La nuova postura Usa, non più al fianco degli ucraini, viene osservata con preoccupazione dagli europei. Lo dice Macron, parlando di una «nuova era» in cui il Vecchio Continente deve pensare alla propria sicurezza. Lo spettro che aleggia è sempre lo stesso, la Russia, che «è diventata una minaccia per l'Europa» e non solo per l'Ucraina, dice il presidente francese in tv. «Non possiamo rimanere a guardare», avverte, dicendosi deciso ad «aprire il dibattito strategico» sulla dissuasione nucleare - un ombrello atomico made in France - con gli alleati europei, che incontrerà già oggi a Bruxelles. L'Europa, secondo l'Eliseo, dovrà avere un ruolo centrale anche sulle garanzie di sicurezza per Kiev.

Macron rilancia la sua idea di una missione di peacekeeping che scongiuri violazioni russe dopo l'accordo. E annuncia un vertice a Parigi dei capi di Stato maggiore dei Paesi che vorranno aderire: la cosiddetta coalizione dei volenterosi al centro del piano Francia-Gran Bretagna a cui, secondo la Cnn, aderirebbe anche la Turchia. La nuova stretta Usa dopo quella sulle armi a Kiev riguarderà l'intelligence con lo stop delle informazioni. Il direttore della Cia Ratcliffe ha tenuto a precisare che la misura sarebbe stata temporanea e solo funzionale all'avvio di un negoziato. «Trump è il presidente della pace e vuole porre fine alle guerre che esistono», quindi ha chiesto una «pausa» degli aiuti militari perché ha posto una «vera domanda su quanto Zelensky fosse impegnato per la pace», ha spiegato Ratcliffe, aggiungendo di aspettarsi che Usa e Ucraina avrebbero di nuovo «lavorato spalla a spalla» in futuro.

Lo stesso Trump, dopo avere cacciato Zelensky dalla Casa Bianca la scorsa settimana, facendo temere una rottura insanabile, allo Stato dell'Unione ha «apprezzato» il nuovo atteggiamento del leader ucraino. «Mi ha scritto di essere pronto a sedersi al tavolo della pace e a firmare l'accordo sui minerali», è stato l'annuncio del presidente americano. Mentre lo stesso Zelensky, in una telefonata con Scholz, ha ribadito che la fine della guerra «una volta per tutte è possibile» con la «leadership Usa» e il contributo degli europei. Tanto che oggi vola a Bruxelles per partecipare al Consiglio Ue straordinario dedicato al conflitto.

Il governo di Kiev nel frattempo si è attivato per riannodare il filo dei contatti con Washington. Yermak ha parlato al telefono con il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Waltz. Nel colloquio, ha riferito, sono stati discussi «i prossimi passi verso una pace giusta e duratura» ed è stato «programmato un incontro dei nostri team nel prossimo futuro per continuare questo importante lavoro». Per la definitiva ricucitura tra Trump e Zelensky bisognerà attendere un nuovo viaggio negli Usa del presidente ucraino, che stavolta potrebbe essere accompagnato da Macron e Starmer. Di questa missione a 3, ha parlato il portavoce francese, ma sia l'Eliseo che il governo britannico hanno chiarito che «non ci sono piani di una missione congiunta».