Se la maglia del cuore è un caleidoscopio
Per dire che si era tifosi di una squadra di calcio, un tempo si diceva di tenere per certi colori. I colori erano quelli della maglia indossata dai calciatori della squadra del cuore. Oggi tenere per i colori della squadra amata è diventato quasi impossibile. Infatti, ogni squadra di maglie ne ha più di una. Spesso, addirittura tre. Così, a farne le spese sono i tifosi che, a ogni cambio, impiegano qualche minuto per individuare in campo la propria squadra. Un tempo era obbligatorio cambiare la maglia tradizionale solo quando i colori delle due squadre in campo erano simili. Oggi, invece, a imporre il caleidoscopio delle magliette sono gli sponsor e le ditte dell’abbigliamento sportivo. Ma il rapporto di fedeltà fra un tifoso e la sua squadra nasce e si fortifica anche attraverso l’amore per i colori tradizionali del proprio club. È difficile dimenticare l’emozione provata la prima volta che su un campo di calcio si sono visti i colori della propria passione sportiva brillare sullo sfondo verde del prato. Si può continuare ad amare la propria squadra anche se la maglia che ci ha fatto invaghire, una volta e per sempre, non è più immutabile come la nostra passione. Ma è un amore più tiepido, camuffato, che riesce a sopravvivere in noi solo con la forza del ricordo e della speranza di rivedere, prima o poi, gli adorati colori primari.
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