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27 luglio

Oggi, ma nel 1862, a Livorno, alla presenza del gonfaloniere togato Michele D’Angiolo, Giovanna “Giannina” Milli, di 37 anni, originaria di Teramo, teneva la lettura delle sue poesie improvvisate a beneficio degli asili infantili cittadini, tra i quali quello intitolato a Carlo Grabau.

Quella che verrà ritenuta l’eroina abruzzese del Risorgimento e della prima Italia post unitaria (nella foto, particolare, il busto della Milli, nel Giardino dei tigli di Teramo, dell’artista giugliese Raffaello Pagliaccetti), si era avvicinata all’improvvisazione poetica nel 1845, sperimentando nel cenacolo di artisti ed intellettuali, avversi al regime borbonico, che si riuniva nella dimora della contessa Marina Delfico, sempre a Teramo. Inizialmente si proponeva come “Giannina Miller”, ed era estremamente fiera del comporre versi “su due piedi”, sfruttando al massimo l’ispirazione del momento, nonostante i temi di fondo fossero densi di patriottismo ed impegno sociale. Aveva orgogliosamente tenuto “accademie”, ovvero dissertazioni magistrali, in diverse località d’Abruzzo, dal 25 aprile 1846 al 24 giugno 1847, in particolare a: Lanciano, Vasto, Atri, Penne, Castiglione a Casauria, Chieti, Sulmona, L’Aquila e Teramo.

Nel 1848 aveva pubblicato la sua prima raccolta, intitolata “Poesie varie di Giannina Milli, apruzzese”, contenente 49 componimenti in versi. Aveva poi proseguito con esibizioni nel resto del Belpaese: a Napoli, a Perugia, a Siena, a Firenze, a Livorno, a Pistoia, a Bologna, a Ferrara, a Milano, a Brescia, a Torino. L’esibizione livornese comprendeva le poesie intitolate: “Amore e luce”, “I mille”, “Roma e Vittorio Emanuele”, “Addio di Garibaldi a Napoli”. Opere che verranno raccolte nel volumetto che sarà stampato dalla tipografia di Francesco Vigo, di Livorno, nello stesso 1862. Il 17 ed il 21 ottobre 1863, al teatro Corradi e al Real collegio, la Milli segnerà il suo rientro nella città natia, accolta dalla gratificante rendita di 150 lire, decretata dall’amministrazione municipale, guidata da Berardo Trosini, della Destra storica. Il 14 maggio 1865, a Firenze, fonderà l’Istituzione Milli per le fanciulle meritevoli.