Ciavolich, azienda più vecchia dell'Unità

1 Aprile 2011

Coldiretti premia la cantina di Miglianico fra le più antiche d'Italia

PESCARA. C'è anche un'azienda abruzzese fra quelle premiate ieri a Roma come prime imprese dell'Italia unita, nell'ambito dell'iniziativa «150: voler bene all'Italia per affrontare il futuro» organizzata da Coldiretti e Symbola in collaborazione con il Censis. Si tratta dell'azienda vinicola Ciavolich di Miglianico in provincia di Chieti.

A consegnare i riconoscimenti alle aziende agricole italiane con oltre 150 anni di attività per le performance dimostrate e i risultati raggiunti negli anni, è stato il presidente Sergio Marini. L'organizzazione ha ricordato come sono «soprattutto nelle campagne che resistono e crescono ancora le prime imprese nate con l'unità d'Italia, quando undici milioni di lavoratori (75% del totale) erano impegnati in agricoltura».

La storia della cantina Ciavolich è iniziata nel 1500 con l'arrivo in Italia di una famiglia di mercanti di lana che si stabilì a Miglianico, in provincia di Chieti. Qui, nel 1700 i Ciavolich iniziarono la coltivazione della vite e, nel 1853, Francesco Ciavolich costruì, di fronte al palazzo di residenza e nel punto più alto del paesino, di fronte alla Chiesa di San Pantaleone, la prima cantina della famiglia, per vinificare in proprio le uve che provenivano dai terreni circostanti.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale guerra, i Ciavolich ripresero a coltivare le vigne e iniziarono a costruire una cantina di produzione nuova, tecnologicamente avanzata per l'epoca in contrada Riccio di Ortona.

«Un storia lunga, di cui sono onorata di far parte», sottolinea Chiara Ciavolich, che è anche presidente provinciale della Coldiretti Pescara. «La passione per il vino è un dono generazionale che voglio continuare a coltivare con amore e impegno per il raggiungimento di risultati sempre più importanti. Il riconoscimento alla storia dell'azienda mi spingono a fare sempre meglio per il benessere aziendale e per la vitivinicoltura abruzzese che, soprattutto negli ultimi anni, si sta facendo conoscere in tutto il mondo».

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