Francavilla, malore in mare: muore Germano De Cinque, notaio ed ex parlamentare
Politica in lutto, aveva 83 anni, è stato senatore e deputato nella Democrazia Cristiana. E' deceduto mentre faceva il bagno, inutili i soccorsi. I messagi di cordoglio
FRANCAVILLA. Lutto nella politica, è morto Germano De Cinque, notaio di Chieti e parlamentare di lungo corso della Democrazia Cristiana. Ex senatore e deputato per cinque legislature. è deceduto a seguito di un malore mentre faceva il bagno in mare. Aveva 83 anni.
Alle 12,15 il bagnino si è accorto che c'era qualche problema, lo ha raggiunto col moscone di salvataggio e lo ha portato a riva, iniziando a rianimarlo. Sul posto è arrivato anche il 118 ma non c'è stato nulla da fare. Presenti anche carabinieri e guardia costiera.
De Cinque è stato uno dei principali esponenti della Dd abruzzese di Remo Gaspari e come lui fu espressione della provincia forse più democristiana del Mezzogiorno d’Italia.
Nato a Casoli, sia il padre Giorgio (medico) che il nonno Esculapio (notaio), furono sindaci del comune e il prozio Ferdinando, fratello minore di Esculapio, fu deputato. Laureato in giurisprudenza, fu avvocato e poi (dal 1980 al 2010) notaio a Chieti. Iscritto alla Democrazia Cristiana, fu eletto consigliere comunale di Casoli, per la prima volta, nel 1960 e, confermato nelle elezioni successive, rimase in carica fino al 1978. Dal 1960 al 1964 fu anche sindaco del paese. Fu ininterrottamente membro del parlamento dal 1978 al 1994: fu eletto deputato nel 1976 e nel 1979 e senatore nel 1983, nel 1987 e nel 1992. Arrivò a ricoprire l'incarico di sottosegretario al ministero di Grazia e Giustizia nel Governo Amato I (1992-1993) e al ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato nel Governo Ciampi (1993-1994).
Fra i primi messaggi di cordoglio a giungere in redazione, il ricordo dell'ex parlamentare della sinistra Gianni Melilla: "L’ho incontrato qualche mese fa in una riunione a Chieti e come sempre ho notato la sua proverbiale gentilezza e la volontà di dialogo che nella Prima Repubblica, quella dei partiti e della democrazia politica, era un tratto comune della classe dirigente italiana del dopoguerra. Il PCI , in cui ho militato per decenni, era l’alternativa politica alla DC, e ci siamo combattuti con grande forza, ma anche con rispetto reciproco perché la Costituzione, con i suoi limiti e le sue regole, era la cornice in cui tutti ci collocavamo. Altri tempi, certamente. Solo un ingenuo potrebbe pensare di tornare a quei tempi, ma solo un incosciente non può provare nostalgia per la democrazia dei partiti, dalla DC al PCI, dal PSI al PDUP, dai partiti laici alla destra. In quei partiti milioni di persone partecipavano alla vita politica, controllavano e costruivano l’agenda della politica e la vita degli Enti Locali. E soprattutto selezionavano le classi dirigenti. Alla famiglia del senatore De Cinque le più sentite condoglianze".
“È morto un galantuomo della politica e della democrazia, uomo di fede ed autentico paziente punto di riferimento": così il deputato abruzzese del pd Camillo D’Alessandro ha ricordato la figura del compianto Germano De Cinque, alla Camera dei Deputati: “ Oggi l’Abruzzo piange due volte, al ricordo di Sergio Marchionne e, ad un anno esatto dalla sua morte, e la scomparsa di oggi di Germano De Cinque”.
“In questo tristissimo momento voglio ricordare soprattutto le grandi doti umane di Germano De Cinque, grande figura di professionista, politico e amministratore nel panorama locale e nazionale”. Sono le prime parole del Segretario Regionale dell’UDC, Enrico Di Giuseppantonio. “E’ stato tra le migliori figure di un Abruzzo che poteva contare su grandi personalità. Mi legava a lui una profonda amicizia e insieme abbiamo vissuto pagine della storia del nostro Abruzzo. Per lui, che amava profondamente la sua terra, la politica significava mettersi dalla parte dei più disagiati, una politica lontana da ragioni personali. Un uomo delle Istituzioni profondamente onesto e trasparente. A nome del mio partito e di tutti gli abruzzesi che si riconoscono nei valori cristiani esprimo le mie più profonde condoglianze alla sua famiglia”.
"Esprimo profondo dispiacere per la morte del notaio ed ex senatore, Germano De Cinque, un uomo politico di grande spessore e un signore di altri tempi, un uomo che ha dato lustro all'Abruzzo, permettendogli di crescere economicamente e uscire dall'isolamento. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia, per la triste perdita", scrive in una nota il senatore Nazario Pagano, coordinatore di Forza Italia in Abruzzo.