Impennata dei furti nelle città
Reati, in calo rapine e truffe. A Chieti più denunce per abuso d’ufficio.
CHIETI. Diminuiscono i reati in provincia, ma, rispetto allo scorso anno, a Chieti e nei grandi centri come Vasto e Lanciano sale il numero di furti, specie in appartamento e di auto. E’ quanto emerge dall’incontro di fine anno del comitato provinciale sulla sicurezza che riunisce forze dell’ordine e procure. Ma la provincia resta comunque una zona tranquilla sottolinea il prefetto Greco. Una crescita quella dei reati contro il patrimonio nei grandi centri, che invece in provincia registra un decremento con un -2,7% per i furti in appartamento, e un -13% per i furti d’auto. Diminuisce il numero di rapine relativamente a tutta provincia (-22%), non invece nel capoluogo che, rispetto all’anno scorso, registra una rapina in più (da 10 a 11). Segno meno invece a Vasto (da 14 a 3) e a Lanciano (da 6 a 4).
Diminuscono anche le truffe, questa volta anche Chieti registra un decremento: nel 2008 sono state scoperte 35 truffe, quest’anno 27, un calo registrato anche nel Vastese e a Lanciano. Aumentano gli atti di vandalismo con danneggiamenti di edifici pubblici e sacri. «Per questo abbiamo già bandito una gara d’appalto», ha detto il prefetto Vincenzo Greco, «per la sistemazione apparecchi di videosorveglianza nei punti strategici». «C’è una generale soddisfazione per la diminuzione dei reati», dice il procuratore di Chieti Pietro Mennini, «ma quest’anno si è registrato comunque un aumento di iscritti nel registro dei reati. Sono lievitate anche le denunce per abuso in atti di ufficio».
Il procuratore di Chieti sottolinea come ci sia preoccupazione per la situazione economica e per le aziende che chiudono. «Da parte nostra», osserva, «non può che esserci disapprovazione ma in questo settore non possiamo fare attività di prevenzione e possiamo intervenire solo in un secondo momento con un’opera di repressione». La crisi economica, la mancanza di lavoro, il ricorso alla cassa integrazione, spiegherebbe il perché dell’aumento dei furti in appartamento e nei supermercati, dice il sostituto procuratore di Lanciano Ruggiero Dicuonzo, «l’aumento di furti di questo tipo indica lo stato di bisogno degli autori».
Lo stesso magistrato sottolinea come ci sia una particolare attenzione per gli infortuni sul lavoro e il prefetto aggiunge che per questo motivo l’ufficio di governo ha istituito una task force. Attività che genera la necessità di coinvolgere anche le polizie municipali, esigenza che viene sottolineata dal questore Alfonso Terribile che sottolinea come ci sia stato un aumento dei reati di usura, sfruttamento della prostituzione e stalking. In questo anno agli sgoccioli, le forze dell’ordine si sono impegnate tantissimo e come sempre nell’attività di repressione e prevenzione nelle zone di competenza, ha sottolineato il prefetto Greco, nonostante tutti i corpi, carabinieri, polizia e finanza, siano stati chiamati all’Aquila colpita dal terremoto, al G8 e ai Giochi del Mediterraneo.
Eventi che non hanno impedito per esempio i 35 mila pattugliamenti dei carabinieri, come ha sottolineato il colonnello Giuseppe Cavallari, a capo del comando provinciale dei carabinieri, che ha aggiunto come gli arresti da parte dei militari dell’arma siano aumentati del 10 per cento. «Esprimo grande soddisfazione per la diminuzione del numero dei reati», dice il capo della procura di Vasto Francesco Prete che osserva come la zona sotto il suo controllo sia da annoverare tra le più problematiche, certamente non perché la criminalità sia radicata tra la gente del luogo, ma perché il Vastese, zona di confine, è soggetto al cosiddetto «pendolarismo criminale». La sicurezza nella provincia è comunque garantita e certamente il livello della criminalità ben al di sotto dei limiti di allerta, conclude il prefetto.
Diminuscono anche le truffe, questa volta anche Chieti registra un decremento: nel 2008 sono state scoperte 35 truffe, quest’anno 27, un calo registrato anche nel Vastese e a Lanciano. Aumentano gli atti di vandalismo con danneggiamenti di edifici pubblici e sacri. «Per questo abbiamo già bandito una gara d’appalto», ha detto il prefetto Vincenzo Greco, «per la sistemazione apparecchi di videosorveglianza nei punti strategici». «C’è una generale soddisfazione per la diminuzione dei reati», dice il procuratore di Chieti Pietro Mennini, «ma quest’anno si è registrato comunque un aumento di iscritti nel registro dei reati. Sono lievitate anche le denunce per abuso in atti di ufficio».
Il procuratore di Chieti sottolinea come ci sia preoccupazione per la situazione economica e per le aziende che chiudono. «Da parte nostra», osserva, «non può che esserci disapprovazione ma in questo settore non possiamo fare attività di prevenzione e possiamo intervenire solo in un secondo momento con un’opera di repressione». La crisi economica, la mancanza di lavoro, il ricorso alla cassa integrazione, spiegherebbe il perché dell’aumento dei furti in appartamento e nei supermercati, dice il sostituto procuratore di Lanciano Ruggiero Dicuonzo, «l’aumento di furti di questo tipo indica lo stato di bisogno degli autori».
Lo stesso magistrato sottolinea come ci sia una particolare attenzione per gli infortuni sul lavoro e il prefetto aggiunge che per questo motivo l’ufficio di governo ha istituito una task force. Attività che genera la necessità di coinvolgere anche le polizie municipali, esigenza che viene sottolineata dal questore Alfonso Terribile che sottolinea come ci sia stato un aumento dei reati di usura, sfruttamento della prostituzione e stalking. In questo anno agli sgoccioli, le forze dell’ordine si sono impegnate tantissimo e come sempre nell’attività di repressione e prevenzione nelle zone di competenza, ha sottolineato il prefetto Greco, nonostante tutti i corpi, carabinieri, polizia e finanza, siano stati chiamati all’Aquila colpita dal terremoto, al G8 e ai Giochi del Mediterraneo.
Eventi che non hanno impedito per esempio i 35 mila pattugliamenti dei carabinieri, come ha sottolineato il colonnello Giuseppe Cavallari, a capo del comando provinciale dei carabinieri, che ha aggiunto come gli arresti da parte dei militari dell’arma siano aumentati del 10 per cento. «Esprimo grande soddisfazione per la diminuzione del numero dei reati», dice il capo della procura di Vasto Francesco Prete che osserva come la zona sotto il suo controllo sia da annoverare tra le più problematiche, certamente non perché la criminalità sia radicata tra la gente del luogo, ma perché il Vastese, zona di confine, è soggetto al cosiddetto «pendolarismo criminale». La sicurezza nella provincia è comunque garantita e certamente il livello della criminalità ben al di sotto dei limiti di allerta, conclude il prefetto.