Lanciano, lavori allo stadio: le rate del mutuo finiscono sulla Virtus
La società dovrebbe pagare le quote di affitto dell’impianto D’Ortona (Pdl): in passato non ha mai versato nulla
LANCIANO. Chi pagherà le rate del mutuo di 400 mila euro chiesto dal Comune per i lavori di adeguamento allo stadio Biondi? A sollevare la questione è il capogruppo del Pdl in consiglio comunale, Manlio D’Ortona, perché, sostiene, «a oggi non esiste una convenzione, nè una lettera d’intenti che impegni la società Virtus Lanciano a pagare le rate del mutuo, così come sostiene l’amministrazione comunale».
La questione è delicata. Per i lavori di adeguamento e messa in sicurezza dell’impianto sportivo cittadino che ha bisogno di tornelli, di un nuovo campo di gara e di numerosi aggiustamenti tecnici e per la sicurezza, non c’è copertura finanziaria. Il bilancio di previsione 2012 è blindato a causa dei mancati introiti governativi - circa 4 milioni di euro in meno - e dei vincoli del cosiddetto “Patto di stabilità”. La soluzione è arrivata in extremis grazie a un emendamento di bilancio che consente al Comune di accendere un mutuo decennale di 400 mila euro che consentirebbe di mettere mano ai primi lavori urgenti, visto che le prime partite di campionato di serie B sono alle porte. Le rate, così come evidenziato nell’emendamento a firma della maggioranza, sono pari a 51.169,96 euro l’anno e dovrebbero essere finanziate con gli introiti dell’affitto della struttura sportiva.
«Ma», dice D’Ortona, «il presidente della Virtus Lanciano è stato informato di tale impegno? La scelta è stata condivisa? C’è una convenzione o una lettera d’intenti che attesti la ratifica di tale impegno?». Tutte questioni che per l’esponente del Pdl sarebbero a oggi irrisolte. «Il rischio», prosegue D’Ortona, «è che se la Virtus Lanciano perfeziona la convenzione per la gestione dello stadio, condizione necessaria e sufficiente perché il mutuo si faccia, l’amministrazione dovrà chiedere il mutuo e, considerando i tempi della pubblica amministrazione, i lavori non partiranno prima di gennaio-febbraio 2012. Se al contrario la Virtus Lanciano non condivide», sottolinea il consigliere di minoranza, «nessun mutuo potrà stipularsi. Quindi non ci sarà nessun lavoro di adeguamento».
Sullo sfondo ci sono poi i rapporti con la dirigenza Maio, apparsi distesi con l’amministrazione Pupillo anche in occasione della presentazione della campagna abbonamenti, ma non del tutto risolti. Manca infatti la stipula della convenzione che stabilisce se la Virtus Lanciano dovrà o meno pagare l’affitto e l’uso del Biondi e, soprattutto, mancherebbero all’appello quei 15 mila euro annui, moltiplicati per la gestione Maio della Virtus Lanciano, che finora non sarebbero mai stati pagati.
«La società», chiarisce D’Ortona, «era stata più volte sollecitata dalla precedente amministrazione al pagamento delle quote di locazione, ma ha sempre addotto di aver sostenuto dei lavori per lo stadio e di non dovere nulla al Comune: resta da vedere se sarà disposta a pagare per l’uso del Biondi da oggi in poi visto anche il progetto dei Maio di costruire un nuovo stadio a Sant’Onofrio. La verità è che questa amministrazione manca totalmente di programmazione».
Daria De Laurentiis
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