«Scuole, tutte le colpe di Di Prinzio» 

Guardiagrele. L’opposizione accusa il sindaco: ha impedito i lavori ai Cappuccini

GUARDIAGRELE . Sulla costruzione delle nuove scuole continua il botta e risposta tra il sindaco Donatello Di Prinzio e il gruppo consiliare di minoranza Guardiagrele il bene in comune. «Quando Di Prinzio parla», sottolinea la capogruppo Marilena Primavera, «dimentica che i quasi 5 milioni di euro per la scuola sono stati ottenuti dalla giunta del sindaco Simone Dal Pozzo, con progetti che hanno superato il vaglio di Regione e governo nazionale, che hanno concesso finanziamenti che la città non aveva mai visto. Sulla primaria dei Cappuccini la maggioranza, dopo aver finito il ritornello degli errori progettuali, sconfessato dai progettisti, ora parla di ritardi, di impegni presi e di contatti, quando la realtà è una sola: dopo 48 mesi dall’insediamento, per il capriccio di spostare altrove quella scuola, si è perso tempo utile e, di fronte al fatto che era impossibile fermare un cantiere aperto, ci hanno pensato l’aumento dei prezzi e i lavori a rilento a portare a questo risultato. Si continua a dire», continua Primavera, «che la scuola si è spostata perché non si aveva una soluzione per collocare altrove 500 alunni durante i lavori e si è desertificato un quartiere. Come hanno fatto», si domanda Primavera, «centinaia di Comuni a demolire e ricostruire nello stesso luogo?». Il gruppo di centrosinistra evidenzia infine che Di Prinzio avrebbe potuto tagliare il nastro di due nuove scuole ma non c’è ancora nulla. «Del resto», osserva Primavera, «anche la costruzione della mensa della scuola d’infanzia dell’Anello, che secondo loro non era agibile, è la prova che un cantiere è compatibile con una scuola aperta. La verità è che Guardiagrele meritava impegno e velocità per dare strutture nuove e sicure ai nostri ragazzi, ma stiamo qui ad ascoltare solo chiacchiere inutili di chi non è in grado di risolvere i problemi e recrimina contro chi c’era prima».
Giovanni Iannamico
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