Comunicato Stampa: CRV - Approvato il bilancio consolidato 2023 della Regione

Consiglio Veneto approva il bilancio consolidato 2023 della Regione  (Arv) Venezia 24 set. 2024 -       Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato oggi, con 32 voti favorevoli e 9 contrari, la proposta di deliberazione amministrativa n. 81 di iniziativa dell’esecutivo, relativa al bilancio consolidato 2023 della Regione, relatore il presidente dalla Prima commissione permanente dell’assemblea legislativa Luciano Sandonà (Lega-LV), correlatore, la vicepresidente della stessa commissione, Chiara Luisetto (Partito Democratico).

Il provvedimento dà conto del risultato economico di gestione del Gruppo Regione Veneto che ha presentato, al 31 dicembre 2023, un attivo patrimoniale di 12,121 miliardi di euro, un patrimonio netto di oltre 2,9 miliardi euro e un risultato economico d’esercizio positivo di poco inferiore a 115 milioni di euro. Il Gruppo risulta composto di 12 società e 21 tra enti e agenzie. Le società consolidate sono: Veneto Edifici Monumentali Srl (ex Immobiliare Marco Polo Srl), Veneto Acque Spa, Veneto Innovazione Spa (controllata indiretta al 100%), Sistemi Territoriali Spa, Concessioni Autostradali Veneti (CAV, partecipata al 50%), Veneto Sviluppo Spa, Veneto Strade Spa (controllata al 76,43%), Infrastrutture Venete Srl, Società Autostrade Alto Adriatico Spa (partecipata al 9,48%), Finest Spa (partecipata indiretta al 20,44%), FVS SGR Spa (controllata indiretta al 100%) e Società Infrastrutture Milano - Cortina 2020-2026 (partecipata al 10%). Gli enti strumentali consolidati nel 2023 sono: le sette Ater, i tre Esu (Padova, Venezia e Verona), AVISP - Veneto Agricoltura, AIPO - Agenzia Interregionale per il fiume Po (quote al 25%), ARPAV, AVEPA, gli Enti Parco naturale regionale Fiume Sile e regionali dei Colli Euganei e del Delta del Po, il Parco Naturale della Lessinia, l’ente regionale Veneto Lavoro, l’Istituto Regionale per le Ville Venete e la Fondazione Veneto Film Commission. “Rispetto alla composizione del 2022 - ha ricordato il presidente Sandonà - sono entrati a far parte del gruppo, pur venendo escluse dal consolidamento per irrilevanza, Fondazione Atlantide, Teatro Stabile di Verona, Associazione Centro di cultura e civiltà contadina, Biblioteca internazionale La Vigna, Fondazione Oderzo Cultura ONLUS. Viene, inoltre, reinserita nel gruppo la Fondazione Arena di Verona. Nel 2023 sono, inoltre, intervenute le seguenti variazioni delle percentuali di partecipazione: Autostrade Alto Adriatico Spa, in esito alle operazioni societarie conclusesi nel 2023 concernenti anche Autovie Venete Spa, la quota regionale posseduta è passata dal 33 al 9,48%; Veneto Sviluppo Spa, in attuazione della legge n. 14/2023, la partecipazione regionale è passata dal 51 al 100%, per effetto della riduzione del capitale sociale, al fine di consentire l’uscita dei soci privati; inoltre, è avvenuto il conferimento alla medesima società delle partecipazioni regionali detenute in Finest Spa e in Veneto Innovazione Spa, sulla quale la Regione del Veneto esercita un controllo analogo a cascata: a seguito del suddetto conferimento, ai sensi della citata legge regionale n. 14/2023, la partecipazione regionale è divenuta indiretta per una quota pari al 20,44%”.

La vicepresidente Luisetto, nel corso della correlazione, ha posto l’accento sulla voce degli accantonamenti: “L’accantonamento per la copertura dell’eventuale deficit delle Olimpiadi invernali a fine 2023 ammonta a 96 milioni di euro, raddoppiato rispetto al 2022; l’accantonamento di risorse regionali da destinare al finanziamento degli extra LEA che ancora pesa per oltre 85 milioni di euro; l’accantonamento derivante dalla lettera di patronage per il Comitato organizzatore dei Giochi olimpici, 27,5 milioni; l’accantonamento per la Superstrada Pedemontana Veneta, pari a 46,5 milioni di euro. Risulta del tutto evidente che tutte queste risorse non disponibili per dare risposta ai bisogni dei cittadini hanno un peso importante di fronte a bilanci sempre più ingessati e risicati, dove la politica, quella delle scelte dell’oggi, sta pagando spesso un conto molto salato a quella delle scelte di ieri. Milioni sottratti al bilancio che potrebbero alimentare, raddoppiandone la quantità, quelli a libera destinazione che, come non mancate mai di farci notare ad ogni sessione di bilancio, sono sempre più ridotte. Capiremo di più e meglio se alcuni di questi accantonamenti potranno ritornare nella disponibilità dei cittadini e delle imprese del Veneto. Vedremo quali saranno i reali flussi di traffico generati dalla Superstrada Pedemontana. Capiremo, a stretto giro, vista anche la variazione preannunciata, se le stime del 2020 si tradurranno in cifre vere, così come capiremo se le Olimpiadi invernali saranno state un’occasione, liberando così le tante risorse accantonate per la copertura dell’eventuale deficit del Comitato organizzatore. Risorse ferme, dicevo prima, che potrebbero invece dare, ad esempio, importanti risposte ai bisogni della sanità territoriale, un vero sostegno agli ambiti territoriali sociali, come anche ieri gli amministratori non hanno mancato di chiedere. Di certo, invece, ci troveremo a breve a discutere di nuove tasse per recuperare 54 milioni da incamerare con l’aumento dell’IRAP, ad esempio, di uno 0,50 su prodotti di aumento su prodotti legati alle industrie tessili manifatturiere del Veneto già in difficoltà. In conclusione, riteniamo che il bilancio consolidato che oggi arriva alla discussione del Consiglio non debba essere considerato, anzi non possa essere considerato, come la maggioranza invece sembra ritenere, un mero passaggio burocratico contabile”. Valutazioni analoghe sono state espresse anche dalla capogruppo del Pd Vanessa Camani, che ha annunciato il voto contrario del gruppo al provvedimento assieme al portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni e al capogruppo di Europa Verde Renzo Masolo, dal collega Jonatan Montanariello e dalla capogruppo de il Veneto che Vogliamo Elena Ostanel.

L’assessore regionale al bilancio Francesco Calzavara ha replicato sottolineando come “Le società della Regione stanno rispondendo in funzione alle risorse che hanno a disposizione e alle aspettative dei nostri cittadini: l’amministrazione regionale è fatta di iniziative degli assessori e della giunta, ma anche di molta operatività che viene delegata a queste società, che stanno dando delle risposte ai territori, naturalmente non in maniera uniforme, in base anche a sensibilità diverse e alle diversità dei nostri territori e che cercano, anno dopo anno, di continuare a tenere i conti in ordine”.

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