il regista a Domenica In 

Coppola: sul set per raccontare in modo diverso

ROMA. Il sogno di dare un futuro migliore ai bambini, l’amore incondizionato per tutto il cinema e per il genio italiano, la sfiducia verso certa politica, il perché di Megalopolis, i suoi progetti...

ROMA. Il sogno di dare un futuro migliore ai bambini, l’amore incondizionato per tutto il cinema e per il genio italiano, la sfiducia verso certa politica, il perché di Megalopolis, i suoi progetti e anche un duetto con Mara Venier . Così ieri a Domenica In il maestro Francis Ford Coppola, in Italia per il suo ultimo film Megalopolis, preapertura della Festa del Cinema di Roma e di Alice nella città 2024, in sala dal 16 ottobre. «Ho iniziato come regista teatrale, poi la mia vita è sempre stata accompagnata dal cinema, non solo il mio, ma quello in generale, amo le opere di tutti i miei colleghi», esordisce il regista da sei premi Oscar che scherza con Venier, «chiamami zì Ciccio». Sulla filosofia di Megalopolis dice: «L’ipotesi era: come convivere in un modo tormentato come il nostro? Bisogna ripensare il nostro modo di raccontare le storie. Questo film è una favola perché vuole raccontare una storia in modo diverso e chiede anche al pubblico di vedere le cose in modo diverso, per andare oltre i problemi che ci affliggono».