Al matta di pescara “L’occhio sinistro aperto e il destro chiuso”
Il messicano Teatro Ojo in scena con speciali delfini
PESCARA. Prende vita da una «collaborazione ideale con una coppia di delfini» “L’occhio sinistro aperto e il destro chiuso”, la performance che verrà ospitata questa sera allo Spazio Matta di Pescara,...
PESCARA. Prende vita da una «collaborazione ideale con una coppia di delfini» “L’occhio sinistro aperto e il destro chiuso”, la performance che verrà ospitata questa sera allo Spazio Matta di Pescara, nell’ambito di Matta#Aperto 2024. L’appuntamento è alle ore 21 (ingresso libero).
Si tratta di un progetto di respiro internazionale, che è parte della mostra “Rumbos de Vida”, curata da Giulia Palladini e Rodolfo Suárez Molnar nell’ambito della rassegna Still of peace and everyday life di Fondazione Aria. Coinvolto nell’iniziativa il gruppo messicano Teatro Ojo – per la prima volta in Italia – che ha preso parte a una residenza creativa e a una installazione artistica ad Atri. Proprio nella città ducale è nata la «suggestione artistica» che è alla base della performance. La coppia di delfini, con cui nasce la collaborazione, – si legge nelle note di presentazione – «dal loro ipogeo nella Basilica di Santa Maria Assunta di Atri, sono testimoni unici della vita del paese». Gli autori spiegano: «È noto che il canto dei delfini induce il sonno in chi lo ascolta. Si dice addirittura che abbia la capacità di curare, attraverso i sogni, i disturbi che affliggono chi soffre di insonnia. Altri credono che i loro canti indichino il futuro. Sonniloquio e ventriloquio». Si concentra «soprattutto su ciò che non si vede» Teatro Ojo, collettivo di riflessione e produzione artistica. Il gruppo messicano ritiene che «il teatro più urgente sia quello che non viene immediatamente percepito, ma che tuttavia attraversa la nostra vita e influenza il nostro stato d’animo, la nostra percezione e il nostro comportamento, così come le relazioni che stabiliamo con gli altri». Ed è proprio sulla collaborazione con gli altri che si basa il teatro del collettivo, che «ha senso nel momento stesso in cui altre forze vengono convocate e partecipano alla scena. Che si tratti di una colonia di piccioni che abita un cinema in disuso, delle voci di una narrazione accerchiata dalla violenza o della routine di una raffineria monumentale, Teatro Ojo fa in modo che il minimo manifesti la sua presenza». Matta#Aperto 2024 è promossa dalla rete Artisti per il Matta con l’obiettivo di «connettere in un unico percorso multiculturale all’insegna del contemporaneo luoghi, spazi e ambienti diffusi lungo il territorio urbano della città di Pescara».
Si tratta di un progetto di respiro internazionale, che è parte della mostra “Rumbos de Vida”, curata da Giulia Palladini e Rodolfo Suárez Molnar nell’ambito della rassegna Still of peace and everyday life di Fondazione Aria. Coinvolto nell’iniziativa il gruppo messicano Teatro Ojo – per la prima volta in Italia – che ha preso parte a una residenza creativa e a una installazione artistica ad Atri. Proprio nella città ducale è nata la «suggestione artistica» che è alla base della performance. La coppia di delfini, con cui nasce la collaborazione, – si legge nelle note di presentazione – «dal loro ipogeo nella Basilica di Santa Maria Assunta di Atri, sono testimoni unici della vita del paese». Gli autori spiegano: «È noto che il canto dei delfini induce il sonno in chi lo ascolta. Si dice addirittura che abbia la capacità di curare, attraverso i sogni, i disturbi che affliggono chi soffre di insonnia. Altri credono che i loro canti indichino il futuro. Sonniloquio e ventriloquio». Si concentra «soprattutto su ciò che non si vede» Teatro Ojo, collettivo di riflessione e produzione artistica. Il gruppo messicano ritiene che «il teatro più urgente sia quello che non viene immediatamente percepito, ma che tuttavia attraversa la nostra vita e influenza il nostro stato d’animo, la nostra percezione e il nostro comportamento, così come le relazioni che stabiliamo con gli altri». Ed è proprio sulla collaborazione con gli altri che si basa il teatro del collettivo, che «ha senso nel momento stesso in cui altre forze vengono convocate e partecipano alla scena. Che si tratti di una colonia di piccioni che abita un cinema in disuso, delle voci di una narrazione accerchiata dalla violenza o della routine di una raffineria monumentale, Teatro Ojo fa in modo che il minimo manifesti la sua presenza». Matta#Aperto 2024 è promossa dalla rete Artisti per il Matta con l’obiettivo di «connettere in un unico percorso multiculturale all’insegna del contemporaneo luoghi, spazi e ambienti diffusi lungo il territorio urbano della città di Pescara».