L’AQUILA

Al via i lavori per due asili nido: investimento da 2,5 milioni per 100 nuovi posti

6 Febbraio 2025

Sono iniziati questa mattina i lavori per la realizzazione di due nuovi asili nido, per 100 posti, in prossimità dei complessi abitativi dei Progetti Case di Paganica e Pagliare di Sassa. Biondi: “Risposta significativa alle necessità delle famiglie, soprattutto quelle con madri lavoratrici”

L’AQUILA. Sono iniziati questa mattina i lavori per la realizzazione di due nuovi asili nido, per 100 posti, in prossimità dei complessi abitativi dei Progetti Case di Paganica e Pagliare di Sassa. Il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, insieme ad alcuni consiglieri comunali, ha visitato i cantieri e posizionato la prima pietra recante lo stemma del Comune dell'Aquila e il simbolo della rinascita che caratterizza le nuove realizzazioni in città da qualche anno ormai. "Con queste importanti operazioni - ha commentato Biondi - completeremo l'offerta formativa nel nostro territorio, integrando gli interventi programmati con strutture moderne e funzionali. Queste strutture, infatti, nelle zone est e ovest della città, si aggiungono ai due poli scolastici in costruzione: quello di Paganica, da 14,5 milioni di euro di investimento per 720 alunni, e quello di Sassa, dal costo di 12 milioni di euro per 520 studenti".

Circa 2,5 milioni la spesa globale degli interventi, finanziati dal ministero dell'Istruzione e del Merito nell'ambito della misura 4 del Pnrr, denominata 'Istruzione e Ricerca'. La fine dei lavori - quella di Paganica da 60 posti e per un costo di 1,440 milioni di euro, quella di Sassa da 40 posti da 1,1 milioni di euro - è prevista per il mese di marzo 2026, mentre la fase di collaudo entro giugno dello stesso anno. "Si tratta - ha concluso il sindaco - di interventi importanti ma non complessi sotto il profilo della realizzazione e, pertanto, chiederemo alle imprese esecutrici di concludere nel più breve tempo possibile, anche nel loro interesse. Crediamo sia una risposta significativa alle necessità delle famiglie, soprattutto quelle con madri lavoratrici. Ricordo, infatti, che già da un paio d'anni siamo in grado di coprire il 100% delle richieste di accoglienza nei nidi".