Giornata europea del numero unico di emergenza, oggi l’open day alla centrale unica
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Le porte della Centrale Unica di Risposta 1-1-2 saranno aperte alla visita dei cittadini che, supportati dalle spiegazioni del personale, potranno assistere alle procedure di smistamento delle chiamate di soccorso
L’AQUILA. Si è celebrata questa mattina, 11 febbraio, nella sala Ipogea del Consiglio Regionale, la “Giornata Europea del Numero Unico di Emergenza 1-1-2”, alla presenza del Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e del Direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, Mauro Casinghini. All’evento sono intervenuti anche il Presidente del Consiglio Regionale, Lorenzo Sospiri, il Prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, in qualità di coordinatore del Gruppo di Monitoraggio NUE istituito presso la Prefettura dell’Aquila, nonchè i responsabili regionali di tutte le componenti istituzionali coinvolte: Polizia di Stato, Guardia Costiera, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Servizio 118. Oggi pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30, le porte della Centrale Unica di Risposta 1-1-2 saranno aperte alla visita dei cittadini, soprattutto ai più giovani, che, supportati dalle spiegazioni del personale NUE, potranno assistere alle procedure di smistamento delle chiamate di soccorso e apprendere le buone pratiche da adottare in caso di chiamate di emergenza. Al termine della visita guidata, ai più giovani sarà consegnato un attestato di partecipazione. Non occorre prenotare la visita, ma per informazioni si può chiamare il numero 0862 023023.
Nel corso del 2024, le Centrali Uniche di Risposta operanti sul territorio italiano hanno gestito oltre 14 milioni di telefonate, assicurando la tempestiva attivazione di emergenze automaticamente determinate dalle autovetture in caso di incidente automobilistico grazie al sistema e-Call. Nel 2024, le segnalazioni gestite con tale modalità sono state oltre 173 mila, con l’inoltro di 20.807 chiamate per interventi riconosciuti dalla Centrale Unica di Risposta come effettivamente necessari.
Lo scorso anno 592 persone non udenti sono state soccorse con questo speciale sistema a loro dedicato. Il modello di Numero Unico di Emergenza Europeo sviluppato in Italia, fortemente permeato da tecnologie sempre più sofisticate messe gratuitamente al servizio della sicurezza dei cittadini, esprime una forte collaborazione istituzionale che vede il governo del sistema affidato ad un raccordo strategico tra Stato e Regioni. Espressione operativa di questo raccordo è la Commissione consultiva del Ministero dell’Interno nella quale sono rappresentate tutte le componenti del NUE-1 1 2 (Ministero dell’Interno, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Ministero della Difesa, Ministero del Consiglio dei Ministri, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero della Salute e Conferenza Stato-Regioni). A livello territoriale sono, invece, le Prefetture Capoluogo di Regione a coordinare i Gruppi di monitoraggio nel cui ambito sono rappresentate tutte le componenti istituzionali coinvolte.