A Fuori Uso il genio contemporaneo
Cesare Manzo e Debora Caldora inaugurano la mostra “In opera”
PESCARA. Sembra New York, ma è Pescara. O meglio, è la Pescara come l’ha sempre intesa Cesare Manzo, gallerista e promotore culturale, ideatore e creatore della mostra Fuori Uso che da ieri è diventata “Fuori Uso in Opera”, curata dal genio di Giacinto Di Pietrantonio. Avverinistica. Contemporanea. Emozionante.
Organizzata all’interno dei garage del nuovo edificio di proprietà di Debora Caldora disegnato dall’archistar Mario Botta, nelle vicinanze del Palazzo diGiustizia, l’allestimento della mostra ha ieri lasciato a bocca aperta tutti i visitatori. Il pianoforte con gli stracci di John Cage tra le opere di qualità elevatissima di Beuys, Pistoletto, Spalletti e altri grandi contemporanei, con la Madonna sospesa sull’immenso lucernario centrale che, tra i neon bianchi e le colonne grigie, sembra illuminare l’altare di una chiesa pagana. E tra le numerose colonne che si susseguono nel battuto di cemento non ancora pavimentato, spuntano opere, installazioni, pitture e idee. Cesare Manzo ha riportato Pescara alle strepitose edizioni di fine anni Ottanta, quando l’arte contemporanea internazionale ritornò in Abruzzo con i suoi protagonisti. Dopo cinque anni di sospensione, bentornato Fuori Uso. Bentornato Cesare Manzo.