Assalto al bancomat tra bar e ristoranti, ladri in fuga con i soldi a Santa Teresa di Spoltore

Il colpo alle ore 21,20 della vigilia di Pasqua: doppia esplosione alle Poste di via Gran Sasso, in quattro incappucciati raccolgono i soldi e riescono a fuggire
SPOLTORE. Due ristoranti, una pizzeria, un bar e un locale per feste private, tutti aperti e pieni di clienti. In mezzo a questo fazzoletto di Santa Teresa di Spoltore, ieri sera intorno alle 21,20, ha colpito la banda del bancomat. All’ora di cena, la tranquillità della frazione di Spoltore è stata violata da due boati in sequenza. Nel mirino di una banda formata da tre elementi più un autista è finito il bancomat delle Poste in via Gran Sasso. Due esplosioni e poi la fuga su una Fiat Panda che, poco dopo, è stata ritrovata bruciata in via Prati, tra Spoltore e Pescara.
I carabinieri hanno aperto la caccia all’uomo: al setaccio, le telecamere delle Poste, della zona e anche i filmati girati con i cellulari da coloro che si trovavano in zona. È un colpo insolito quello messo a segno al bancomat delle Poste di Santa Teresa: di solito i ladri che assaltano i bancomat con la tecnica della “marmotta”, così si chiama il modo usato per far saltare in aria gli sportelli automatici, entrano in azione nel cuore della notte, tra le due e le cinque, un orario in cui è più facile non essere visti, le vie di fuga sono più sgombre e facili da imboccare e ci si può perdere nel buio. La sera prima di Pasqua, la banda ha colpito in un orario in cui in tanti erano in giro in quella zona densa di attività commerciali.
Qui, le due esplosioni in sequenza le hanno sentite proprio tutti: «Ero in casa e sono sobbalzato quando ho sentito due boati», racconta un residente mentre i carabinieri del comando provinciale di Pescara eseguivano i rilievi a caccia di tracce. Altri hanno visto la Panda con i ladri a bordo scappare a folle velocità lungo le strade cittadine. Secondo una prima ricostruzione, hanno agito in tre, tutti incappucciati e tutti abbastanza magri. Hanno agito in maniera velocissima: dopo le esplosioni, le mani sui soldi e poi via.
I ladri sono entrati in azione proprio ieri sera contando sul rifornimento del bancomat: di solito, nei giorni precedenti alle feste, gli sportelli vengono ricaricati per consentire disponibilità di contanti alla clientela. E quel bancomat gonfio di soldi è stato ripulito. Nell’ufficio postale di Santa Teresa di Spoltore, ora resta una scia di distruzione: un tappeto di calcinacci anche a distanza di svariati metri dal punto dell’esplosione. Lungo le strade sono scattati i controlli per tentare di fermare il prima possibile i ladri, ma finora l’unica cosa che è stata ritrovata è la Panda distrutta dal rogo.
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