Assicurazioni truffa la magistratura sequestra sei auto

I premi erano stati versati ma le polizze risultavano scoperte Ora i proprietari dovranno pagare una multa salata

TOCCO DA CASAURIA. Sei auto sequestrate perché avevano l’assicurazione falsificata. L'operazione è stata compiuta dai carabinieri della compagnia di Popoli, al comando del capitano Pasquale Del Giudice, in esecuzione di una ordinanza del pubblico ministero, in seguito alla denuncia di un automobilista. I sequestri sono stati effettuati sul territorio della Val Pescara a tre automobilisti di Tocco da Casauria, due di Torre de' Passeri ed uno di Popoli.

In particolare è risultato che le auto circolavano con un tagliando assicurativo di cui era stato puntualmente pagato ed esatto il premio, ma la polizza non era registrata e dunque risultava scoperta. Ai militari è bastato eseguire un controllo sul sito dell'Associazione nazionale fra le imprese assicuratriri (Ania), per scoprire che quei contratti assicurativi erano falsi. Le indagini hanno evidenziato che in un caso il contratto era a rateazione semestrale, con la copertura regolare del secondo semestre, ma senza la copertura del primo periodo. Una copertura dunque fittizia e da verificare ai fini della sua validità.

Le auto sono state condotte da una ditta specializzata nel deposito autorizzato per i sequestri giudiziari a Tocco da Casauria e lì rimarranno fino al dissequestro, quando sarà disposto dall'autorità giudiziaria. Operazione che potrà avvenire dopo il pagamento di una multa molto salata, che va da 779 a 3119 euro, per la violazione al codice della strada e la stipula di una polizza assicurativa, questa volta però valida, di almeno sei mesi sul veicolo da dissequestrare.

Del caso è stata investita anche la sezione della polizia stradale di Pratola Peligna, al comando dell'ispettore capo Luciano Bernardi, che ora in azione combinata con i carabinieri allargeranno il raggio di azione dei controlli su tutto il territorio della Val Pescara, al fine di scoprire altre eventuali truffe compiute ai danni delle compagnie di assicurazioni e degli ignari assicurati.

Fortunatamente, pare che i veicoli sequestrati non siano incorsi in incidenti stradali, eventualità che avrebbe reso molto più complicata l'intera vicenda. In questo caso la compagnia assicuratrice non avrebbe risarcito il danno e l'assicurato truffato si sarebbe dovuto rivolgere al Fondo vittime della strada, istituito nel 1969 e finanziato da tutta la massa di assicurati con una quota compresa nei premi assicurativi proprio per venire incontro ai danneggiati da veicoli non identificati o non assicurati. Un’ operazione non semplicissima per la gran mole di documentazione che la pratica richiede. Le più recenti statistiche nazionali rivelano che circa il 7% dei veicoli in Italia (oltre 3,5milioni) circola senza una valida polizza assicurativa.

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