Pescara
Comune, minacce e aggressioni anche ai dipendenti
Segnalati alcuni episodi di violenza negli uffici più a rischio. I sindacati pronti a intervenire: «Serve maggiore sicurezza»
PESCARA. Dopo gli assessori, anche i dipendenti lanciano l’allarme sicurezza all’interno del Comune. In passato il personale di alcuni settori più a rischio, come quelli delle Politiche sociali e dei servizi sociali, si è trovato spesso in situazioni drammatiche e più di un dipendente sarebbe stato anche minacciato.
Per questo motivo, il sindacato della Funzione pubblica della Cisl ha intenzione di inviare una lettera al sindaco Marco Alessandrini per richiedere una serie di misure per tutelare i lavoratori. L’unica misura adottata sinora, dopo l’aggressione a due assessori, Adelchi Sulpizio e Giacomo Cuzzi, è stata quella di aumentare la presenza dei vigili urbani in Comune. Ma questa iniziativa potrebbe non essere sufficiente per tutelare anche il personale, a detta dei sindacati.
I maggiori rischi li correrebbero i dipendenti che fanno i turni pomeridiani, il lunedì e giovedì. In quelle ore, il Comune sarebbe quasi privo di controlli all’interno degli uffici. Da quando il sindaco deciso di togliere i tornelli, al momento del suo insediamento nel giugno dello scorso anno, il personale di vigilanza agli ingressi non ha più l’incarico di richiedere i documenti d’identità ai visitatori e quindi di verificare chi entra e chi esce dal municipio.
Per questo motivo, i dipendenti non si sentono tutelati da eventuali malintenzionati. Tra l’altro negli ultimi mesi, dopo l’eliminazione dei tornelli agli ingressi, sarebbe aumentato anche il numero dei furti. L’opposizione continua a criticare questa scelta di togliere i tornelli, ma l’amministrazione comunale non è affatto intenzionata a tornare indietro. Come ha confermato mertedì scorso il capogruppo del Pd Marco Presutti. «Non ha senso richiamare la questione dei tornelli», ha detto, «che, in senso assoluto, non sono un presidio per la sicurezza, ma soltanto un limite all’accesso al Comune». «Nessuno vieta a chi si è accreditato in guardiola», ha proseguito Presutti, «di compiere in seguito violenze in un ufficio. Un mezzo inefficace e utile solo a marcare una distanza tra Comune e cittadini». «La nostra idea», ha concluso il capogruppo, «è che ognuno è benvenuto in Comune, che è la casa di tutti i pescaresi. Del resto, nessuno deve farsi identificare quando entra in casa propria. Detto questo, noi speriamo che l’allarme sicurezza possa rientrare il prima possibile. Di certo, finirla con dichiarazioni incendiarie aiuterà, non poco».
L’assessore alla polizia urbana Adelchi Sulpizio ha poi confermato le misure per la sicurezza già adottate in questi giorni. «Sono operativi due vigili a supporto dei due palazzi del Comune», ha fatto presente, «gli agenti sono presenti tutte le mattine e nei giorni di rientro e nell’arco delle ore lavorative del personale. Questo proprio a tutela dei dipendenti».
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