Concorso in Comune, sindaco indagato
Rosciano, avvisi di garanzia ai componenti della commissione giudicatrice presieduta dal primo cittadino Secamiglio
ROSCIANO. Dopo l’avvio dell’inchiesta arrivano gli avvisi di garanzia. Li hanno ricevuti tutti i membri della commissione giudicatrice del un concorso per l’assunzione di una persona in Comune. Esclusi dagli avvisi i due componenti inviati dalla prefettura di Pescara. L’indagine ha avuto origine da una segnalazione anonima che rilevava come il sindaco Alberto Secamiglio fosse il presidente della commissione e che non avrebbe potuto assumere quella ruolo e svolgere quella funzione. Circostanza che invece il primo cittadino ritiene assolutamente legittima. Gli inquirenti però hanno voluto vederci chiaro ed hanno avvisato tutti i partecipanti alla prova, dai candidati ai commissari. «Sono assolutamente tranquillo», afferma Secamiglio, «perché il regolamento comunale ammette che il primo cittadino possa presiedere al concorso. In ogni caso abbiamo affidato mandato al nostro legale, l’avvocato Ugo Di Silvestre, che sta seguendo ogni aspetto di questa vicenda. Siamo fiduciosi sull’operato della magistratura anche per fugare ogni dubbio sul comportamento di tutti coloro che hanno agito in questa operazione». Tempo fa l’avvio dell’indagine fu oggetto di una interrogazione dei cinque consiglieri di opposizione del gruppo Tre stelle e il primo cittadino ammise l’esistenza dei procedimenti in atto. «Una condizione però», aggiunse, «che benché nota non autorizza a conclusioni di sorta anche se ha generato in paese tensioni e malumori che potranno placarsi solo a conclusione del procedimento giudiziario». Da parte loro i consiglieri di opposizione si limitarono a rendere pubblica la vicenda sostenendo che «non è nostra intenzione soffiare sul fuoco con inutili polemiche e ci auguriamo che sia fatta completa chiarezza sugli aspetti al vaglio delle autorità giudiziarie». I consiglieri di opposizione ricordartono «come da tempo abbiamo denunciato, sia in consiglio comunale sia alle competenti autorità, i gravi e spiacevoli episodi di esposti anonimi vertenti su asserite circostanze illecite a carico della amministrazione, inviati anche alla nostra attenzione. Riteniamo che la politica si faccia con le idee e con i fatti, non con le denunce, ma se ci sono ombre sull'operato dell'amministrazione, sia fatta chiarezza». Insomma un comportamento prudente da parte del gruppo di minoranza che evitò di rivolgere accuse dirette a carico del sindaco e dell’amministrazione affidando allo svolgimento del procedimento la possibilità di fare piena luce sulla vicenda. A questo si affida anche il sindaco Secamiglio: «Oggi è normale che l'amministrazione di un piccolo centro dove tante sono le tensioni ed i rancori sopiti possa essere presa di mira. E’ stato così forse per molti altri centri ed oggi nel vortice ci siamo anche noi. Ma restiamo tranquilli su tutto il corso della giustizia poiché noi non abbiamo niente di che preoccuparci». Una vicenda tutta da chiarire ma che sta mettendo a rumore la comunità roscianese.
Walter Teti
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