l’ultima ordinanza della direzione marittima
Fondali troppo bassi, nuovi limiti all’utilizzo del porto
PESCARA. Il germe del dubbio si insinua tra le pieghe dell’ultima ordinanza della Capitaneria di porto. Sono due i punti controversi del documento, pubblicato mercoledì scorso per disciplinare gli...
PESCARA. Il germe del dubbio si insinua tra le pieghe dell’ultima ordinanza della Capitaneria di porto. Sono due i punti controversi del documento, pubblicato mercoledì scorso per disciplinare gli orari di entrata e uscita dei pescherecci dopo i giorni festivi e quelli di riposo, che hanno spinto il capogruppo regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri a chiedere un chiarimento al presidente della Regione Luciano D’Alfonso, al sindaco Marco Alessandrini e alla Direzione marittima. «Forza Italia chiede di sapere quali siano le effettive condizioni del porto canale di Pescara», si interroga Sospiri, «oggi il nostro porto è agibile? E a che punto è il dragaggio?».
Nelle premesse del provvedimento, firmato dal comandante Enrico Moretti, si fa riferimento a una precedente ordinanza, datata 22 aprile scorso e «inerente l’attuale situazione batimetrica del porto di Pescara». Successivamente, si precisa che la Capitaneria ha inteso “«isciplinare l’ordinato svolgimento delle operazioni di ormeggio e disormeggio, nonché di ingresso e uscita dal porto delle unità che svolgono l’attività di pesca a strascico e a circuizione, rese particolarmente difficili a causa della conformazione del porto canale stesso che, nei ridotti spazi disponibili, permette il transito di un’unità per volta».
L’ordinanza di aprile scorso che dovrebbe specificare la profondità reale dei fondali del bacino, come evidenzia Sospiri «non l’abbiamo rintracciata tra le pubblicazioni del Comune». «Con il documento», aggiunge il capogruppo regionale di Forza Italia, «si va a ordinare ai pescatori il rispetto di specifici orari per la ripresa dell’attività, quindi per l’uscita in mare dopo i giorni festivi e quelli di riposo. Norme, in realtà, che già sono note in quanto previste nei decreti legge che disciplinano il settore. Non si capiscono le novità che avrebbero motivato un dispositivo che organizza ciò che è già disciplinato dalla legge, facendo sollevare degli interrogativi».
«In sostanza», chiede Sospiri, «cosa sta accadendo al porto? La struttura è ancora agibile? Quesiti legittimi visto che tra qualche settimana dovrebbe cominciare anche il collegamento turistico con la Snav. Nel frattempo, chiediamo anche a che punto è il dragaggio del porto, visto che ormai la stagione balneare è alle porte e mezza riviera nord rischia di dover partire con i divieti di balneazione». (y.g.)
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