Il Comune cambia scuolabus

Caramanico Terme, un mezzo ibrido per risparmiare e ridurre le emissioni

CARAMANICO TERME. Caramanico elettrifica il servizio di trasporto pubblico. L'amministrazione presenta un progetto per un nuovo mezzo a propulsione ibrida, diesel-elettricità, coniugando minime emissioni nocive in atmosfera e massima redditività.

Si tratta di un progetto finalizzato al rinnovo del proprio parco automezzi mediante l'acquisto di un nuovo bus ibrido, che prevede un investimento complessivo di circa 100mila euro, per il 70% compartecipato dall'ente ragionale con i fondi del Programma di sviluppo rurale 2007/2013 riguardante i «Servizi essenziali per l'economia e la popolazione delle aree interne». Il mezzo individuato, specifico per la tipologia di trasporto bimodale ad uso collettivo, consuma il 30% di carburante in meno, consentendo così di risparmiare oltre 2mila litri di gasolio all'anno. «La distribuzione della nostra popolazione», dice il sindaco Mario Mazzocca, «si caratterizza per una notevole dispersione sul territorio per la presenza di ben 21 frazioni, oltre che per l'esiguo numero di abitanti per ciascuna frazione. La tipologia di investimento, per cui abbiamo avanzato richiesta di finanziamento (acquisto mezzo di trasporto adibito ad uso collettivo) è particolarmente efficace nella realtà comunale, in quanto va a svolgere un servizio capillare a tutela di un diritto fondamentale, quello della mobilità, per la fruizione di servizi socio-sanitari e dell'istruzione-formazione e l'innalzamento del livello di servizio del trasporto passa anche attraverso nuovo materiale rotabile». L'amministrazione ha inteso così sfruttare l'opportunità offerta dal bando regionale per sostituire il mezzo, dell'attuale parco scuolabus circolante, che presenta maggiori criticità legate alla vetustà e ai costi di esercizio, con un mezzo nuovo ed ecologico. La sua scelta non è basata su mezzi con tradizionale alimentazione a gasolio o a benzina. «La trazione del mezzo proposto», fa presente il sindaco, «deve ottemperare al rispetto dell'ambiente e all'orografia del territorio. L'attuale tecnologia permette di trovare la risposta a tali esigenze nei veicoli bimodali. Si tratta di normali veicoli che possono funzionare sia con motore a combustione che con motore elettrico, che viene alimentato da batterie a bordo ricaricabili dalla rete della pubblica illuminazione». «Con la doppia modalità», conclude Mazzocca, «l'autista sceglie la trazione più opportuna, privilegiando quella elettrica per il centro urbano». (w.te)

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