L'Aquila, iniziato il sit-in dei sindaci contro l'aumento dei pedaggi
Anche la Cna si oppone all’aumento: penalizzati 1.500 autotrasportatori. Questa mattina la protesta dei sindaci davanti al casello dell’A24 L'Aquila Ovest
L’AQUILA . E' iniziata da pochi minuti la protesta dei sindaci davanti al casello dell'A24 L'Aquila Ovest. A guidare la protesta il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi. Ma a ribadire il "No" all’aumento del 12,89% dei pedaggi autostradali di A24 e A25, in contemporanea con la manifestazione che si svolge oggi nel capoluogo di regione (a partire dalle 9.30), è la Cna provinciale, che «si oppone con forza a un provvedimento assurdo, che andrà a pesare sul sistema economico locale, producendo un rincaro dei prodotti, con oneri aggiuntivi per le attività produttive e le famiglie». Secondo il direttore della Cna ,dell’Aquila Agostino Del Re, sono circa 200 gli autotrasportatori della Cna in provincia dell'Aquila, 1.500 in Abruzzo, «che verranno penalizzati dai rincari dei pedaggi stabiliti dalla società Strada dei Parchi. Considerando che circa l'80% dei trasporti delle merce avviene su gomma, l'aumento andrà a incidere negativamente anche sui costi dei beni di prima necessità. Un provvedimento da rigettare», incalza Del Re che rivolge un appello al Governo e all'Autorità di regolazione dei trasporti , «i cui effetti peseranno, in modo trasversale, su tanti settori dell'economia, sui pendolari, sul trasporto delle merci, sui turisti. Cna appoggia in pieno la protesta degli amministratori locali contro il rincaro delle tariffe autostradali dell'A/24 e dell'A/25», conclude Del re, «e invita la società Strada dei Parchi a rivedere la decisione».
Molto critico anche il deputato di Liberi e uguali, Gianni Melilla. «Apprendiamo che la società che gestisce Autostrada dei Parchi ha svolto un incontro ad Avezzano con 3 sindaci e un parlamentare per discutere di pedaggi e autostrada. È una scorrettezza inaudita», dice, «sia verso i 70 sindaci che stanno lottando contro i rincari dei pedaggi, sia nei confronti dei parlamentari abruzzesi che quando si è trattato di mobilitarli per garantire a questa società di avere centinaia di milioni di euro per la messa in sicurezza della A24 e della A25, sono stati invece convocati tutti. Il gestore prende da ogni 10 euro di pedaggio ben 4,3 euro per garantire la manutenzione ordinaria di una autostrada che fa pena per standard di sicurezza e ambientali, per non parlare dell’assenza di servizi e stazioni tra l’uscita di Pescara e quella di Magliano dei Marsi per oltre 100 km. Una vera vergogna nazionale . È ora che il Governo prenda in mano la situazione e verifichi tutte le inadempienze e le prepotenze che stanno subendo i cittadini di Abruzzo e Lazio». Anche il consigliere regionale del Pd, Pierpaolo Pietrucci, torna sulla questione. « Se Strada dei Parchi nicchia e prende tempo sulla richiesta di sospendere l'aumento dei pedaggi». afferma, «da parte nostra credo sia opportuno mettere i classici puntini sulle i, richiedendo subito e con scrupolo quanto ci spetta. Strada dei Parchi deve installare dei pannelli isolanti antirumore a protezione delle case, degli appartamenti e in generale dei centri abitati che si affacciano sulle autostrade che gestisce, A24 e A25. La considero una questione innanzitutto di obbligo legale, vista la recente sentenza di Cassazione che lo impone, e poi di etica e di civiltà: non è possibile che al danno di dovere fruire di una autostrada con dei costi esorbitanti si aggiunga la beffa che il gestore ignori le norme e la giurisdizione creando disagi per i residenti». Pietrucci invita tutti a partecipare alla manifestazione di protesta amministratori e cittadini». (c.s.)